Scienza, Ambiente & Salute

Chernobyl, nuovo allarme

A trent'anni dal dsastro riparte la fissione al reattore 4

10 maggio 2020 - Nuovo allarme a Chernobyl. Nel reattore 4 della centrale nucleare sono riprese le reazioni di fissione. E' proprio il punto interessato dal più grande disastro nucleare nel 1986. Preoccupati gli scienziati di Kiev che negli ultimi giorni hanno osservato una ripresa dell'attività del reattore che determinò una catastrofe nucleare di dimensioni impressionanti. All'epoca fu detto che per decenni ci sarebbero state conseguense: è una drammatica realtà, purtroppo.

Ora il reattore si è risvegliato come la brace di un barbecue. Sarebbe stata la pioggia a scatenare il tutto, perchè rallenta i neutroni e facilita lo scontro con l'uranio, scatenando una reazione di fissione. Si pensa di utilizzare robot per intervenire in loco e ispezionare il reattore.

Lo scorso anno in aprile si erano svilppato incendi e nuove radioattività. Ne avevamo scritto in questa pagina.

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Chernobyl, incendi e nuova radioattività
Notizie ancora confuse, ma una nube avvolge Kiev

18 aprile 2020 - La foto da satellite rende l'idea della stuazione nella foresta vicino alla centrale di Chernobyl. Il fumo provocato dagli incendi ha investito Kiev, dove le autorità hanno invitato gli abitanti a restare a casa con le finestre chiuse.
"Secondo le autorità ucraine, il livello delle radiazioni è nella norma" si legge in una nota dell'Ansa
(> qui)

L'incendio è in reatà  scoppiato quasi due settimane fa vicino alla centrale di Chernobyl, dove nel 1986 si scatenò l'inferno radioattivo pagato con milioni di morti i tutta Europa. L'incendio era stato in un primo tempo domato ma il capo dei Servizi di Emergenza ucraini, Mykola Chechotkin, ha fatto sapere che l'incendio si è riacceso in tre punti a causa del forte vento.

Questa nuova emergenza non riguarda solo l’Ucraina ma anche il resto dell’Europa. Secondo una simulazione condotta in Francia dall’Institut de Radioprotection et Sûreté Nucléaire (IRSN), le masse d’aria provenienti dalla zona degli incendi verificatisi il 5 e 6 aprile potrebbero aver raggiunto la Francia dal 7 aprile. Anche l’Italia dunque potrebbe essere stata investita dalla nube radioattiva.

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