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Intelligenza artificiale applicata al Turismo

App e AI potranno costruire esperienze di visita personalizzate

E' uno degli usi più utili dell'AI. In occasione della riqualificazione dei giardini della villa veneta palladiana La Rotonda (a Vicenza), è stata presentata una app che vede l'utilizzo dell'intelligenza artificiale.

Sviluppata da Voler.ai, rende possibile a ogni visitatore creare un percorso audio personalizzato in base agli interessi e alle esigenze di tempo a disposizione. Grazie all'intelligenza artificiale,  curiosità specifiche possono trovare risposta nelle parole di un chatbot interattivo.

Utilizzando la nuova app è possibile esplorare la Villa accompagnati direttamente dalla voce di Palladio o di altri illustri protagonisti come la Contessa Giustina Galvagna in Valmarana che l’ha abitata alla fine dell’800 e ne svela tutti i segreti.

Con mappe interattive e percorsi su misura, i visitatori potranno esplorare autonomamente le ricchezze botaniche, storiche e architettoniche di Villa La Rotonda. Disponibile per dispositivi Apple e Android, l’app prevede aggiornamenti costanti per arricchire e migliorare l’esperienza nel tempo.

L'app fa parte del progetto di comunicazione messo a punto da Matteo Zamboni di Amplificatore Culturale,  un'agenzia specializzata in progetti di comunicazione, promozione e sviluppo del territorio. In virtù di questa peculiarità è stata selezionata per curare quella parte di progetto in cui il bando del PNRR esprime 3 obiettivi fondamentali: 1) ridurre la distanza percepita da Vicenza e i vicentini verso la Rotonda e viceversa, facendo leva sul giardino come elemento naturale che assicura maggiore accessibilità a tutte e tutti, nessuno escluso, attraverso il coinvolgimento delle associazioni locali e, più in generale, enti del terzo settore con finalità culturali e sociali e favorire rapporti di collaborazione attraverso il Giardino con Villa la Rotonda; 2) Proporre momenti di networking tra operatori del settore turistico, istituzioni ed enti e proprietari di villa con giardini per essere fonte di ispirazione e crescita;  3) Aprire il giardino restaurato della Villa alle scuole di ogni grado, dalle elementari alle università, quelle straniere incluse.

A fine settembre si è svolto il primo Open Day della didattica, con oltre 200 tra insegnanti, maestre e maestri, professori e professoresse, che hanno partecipato e visitato il Giardino in corso di restauro. Hanno scoperto il catalogo di offerte didattiche  progettato e promosso per l'occasione.

“Abbiamo creato un catalogo guida per presentare tutte le opportunità̀ educative e didattiche che Villa La Rotonda e i suoi giardini hanno ideato per le scuole- racconta Nicolò Valmarana- perché siamo fermamente convinti che educare alla bellezza, all’architettura, alla storia e alla natura sia fondamentale per la crescita culturale e psicologica dei ragazzi. I viaggi d’istruzione e le uscite didattiche rappresentano un’occasione preziosa: socializzando e divertendosi si impara meglio. E di più. Ancora meglio se immersi nella natura e nella bellezza”.

Il progetto vede coinvolte (novembre 2024) anche le università Americane ed in particolare un gruppo di studenti dell'University of Virginia per i quali è stata programmata una visita guidata: occasione unica per i progettisti del futuro di osservare e intervistare le maestranze di primo livello che stanno ultimando il restauro del giardino. Non è un caso il contatto con questa facoltà statunitense: Mario Valmarana (zio del Conte Nicolò attuale proprietario di Villa La Rotonda) fu  professore di architettura con cattedra all’University of Virginia negli Stati Uniti d’America, osannato dagli accademici e amatissimo dai suoi studenti.


Rientra in questo ambito anche il convengo che si è svolto il 25 Ottobre, che ha permesso di riunire negli spazi della Barchessa, alcune figure di assoluto interesse: dal direttore del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio, Guido Beltramini; a Erika Skabar, architetta paesaggista nota soprattutto per il suo progetto visionario realizzato a Trieste avente come intervento l’oleodotto che attraversa la città. Da Judith Wade consulente, imprenditrice e operatrice turistica che ha colto l’importanza e l’opportunità data dai giardini italiani ai proprietari di giardini con analogo (ma differente) target turistico come Parco Sigurtà e Giardino di Valsanzibio.

Un cammino di comunicazione a più livelli che ha coinvolto anche la città: 5 cene informali in Barchessa, hanno visto coinvolti protagonisti della vita culturale e “del sociale" di Vicenza e provincia. Più di 90 i rappresentanti di altrettante realtà del territorio coinvolte a cene durante le quali si è avuta occasione di tessere importanti relazioni interpersonale e discusso della possibilità di organizzare iniziative negli spazi restaurati del giardino (sono già scaturiti progetti concreti per il futuro).

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