San Giorgio di Valpolicella detto anche ''ingannapoltron'' (foto C.Perer)
San Giorgio di Valpolicella detto anche ''ingannapoltron'' (foto C.Perer)
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Itinerari - Dalla Lessinia alla Valpolicella

Un’unica destinazione turistica di pregio che va dal Lago di Garda all’Est Veronese

(Corona Perer) - Un’unica destinazione turistica di pregio che va dal Lago Di Garda all’Est Veronese, passando dal Baldo alla Lessinia, fino ad arrivare alla Valpolicella. E' una delle perle del Veneto che è la prima regione turistica a livello nazionale. Ha le Dolomiti, il Lago di Garda, le città d’arte Verona e Venezia, e poi il mare di Caorle, la laguna veneta, il Delta del Po.  Ma anche tanti altri luoghi, oltre a quelli più conosciuti, che meritano di esser scoperti. Tra questi ci sono certamente Valpolicella, Baldo e  Lessinia.

La Valpolicella si trova a nord di Verona, e si estende nella fascia collinare ai piedi delle Prealpi veronesi. Il suo territorio confina ad ovest con il Lago di Garda mentre a est e a nord è protetta dai Monti Lessini. Più che una valle è un ventaglio di valli che si sviluppano in direzione nord-sud-

Il paesaggio è prevalentemente collinare, con morbidi declivi e spartiacque a quote basse, ed è dominato pressoché ovunque dai vigneti, intervallati da olivi e ciliegi con i cipressi a delimitare strade e poderi. Per Valpolicella si intende in realtà un territorio molto ampio che comprende ad ovest anche la Val d'Adige e verso est tutta la zona di produzione dei vini di Valpolicella. I comuni racchiusi in questo distretto sono Sant'Ambrogio di Valpolicella, San Pietro in Cariano, Fumane, Marano di Valpolicella e Negrar che costituiscono la zona classica e geografica della doc Valpolicella. Le strade sono delimitate da case in pietra e dalle marocche,  muri a secco caratteristici perchè i sassi sono posti a spina di pesce. Una meraviglia che incantò anche un grande fotografo come Fulvio Roiter.

Il paesaggio è tipicamente mediterraneo. C'è tanta pietra, perchè c'erano in passato tante cave. In pietra sono i casotti per il ricovero degli attrezzi, i roccoli per la caccia e le antiche case rurali spesso riconvertite per fare accoglienza diffusa.

La pietra e le rocce sono anche nel vino. Le caratteristiche geologiche e climatiche del territorio sono alla base della originalità e tipicità dei vini che vengono prodotti da queste parti: il Valpolicella, l’Amarone, il Recioto, il Ripasso. E tutto questo ha dato origine anche ad un ditretto enogastronomico di grande interesse.

La Strada del vino della Valpolicella promuove il territorio attraverso itinerari che favoriscono l'incontro con le imprese che lavorano nel campo dell'enogastronomia, cantine, aziende agricole, guide turistiche e tutti i protagonisti dell'accoglienza (dalla ristorazione agli hotel, dai b&b agli agriturismo).

In questo ventaglio di Valli che digradano verso Verona lo scenario è dolcissimo. I borghi hanno conservato la magia antica del paese, e la vista - per chi ha voglia di fare autentico turismo lento (e si dà il tempo di guardare ...per vedere), spazia tra la pianura Padana e il lago di Garda.

Dall'antica chiesa di Cavalo si apre una finetra che a sua volta...apre il cuore.

Il Comune di Negrar, capofila per i Comuni di Dolcé, Fumane, Marano di Valpolicella, Sant’Anna d’Alfaedo e S. Ambrogio di Valpolicella ha valorizzato la percorribilità in bicicletta, attraverso la qualificazione di circa 200 km di itinerari cicloturistici nei territori della Valpolicella e Valdadige. Le dolci colline e le vallate ben si prestano al turismo sportivo, percorribile in bicicletta, oltre che a piedi.

Il territorio offre molto sul piano storico. Da vedere la perla di San Giorgio di Valpolicella detto anche ''ingannapoltron'' (foto di copertina, in alto) perché la sua posizione illude chi si sta avvicinando lungo la strada. Altre versioni fanno discendere il toponimo dialettale da ''ganna'' ovvero la massa rocciosa su cui sorge.

Il paese, entrato nei Borghi più Belli d'Italia, chiede una sosta lenta. Si arriva nella sua ampia Piazza dominata da un caffè storico, teatro di repentini rifugi per le brigate partigiane e oggi art-cafè. Ci i iede e di fronte alcune rigogliose piante di tiglio si aprono sulla bassa: una vera e propria terrazza sulla pianura padana. Bisogna fermarsi a contemplare.

foto C.Perer

Da vedere la bellissima Pieve alto medievale esistente già dal VIII secolo.

Originale l'ingresso che sembra un abside. Manca il tipico rosone romanico ma all'interno c'è una magnifica mandorla affrescata.

Il campanile è monumentale ed è l'elemento architettonico che si vede da tutta la Bassa Valpolicella.

foto C.Perer

Scavi archeologici hanno documentato l'esistenza in quest'area di un abitato preistorico e di un santuario di epoca romana, per cui la chiesa è sorta su un luogo di un precedente culto pagano.  

Che esistesse già dal VIII secolo lo testimonia l'iscrizione sulle colonne del ciborio sopra l'altare, realizzata in pietra locale: è di epoca longobarda, un baldacchino di pietra finemente cesellato con nodi celtici e figure di animali e piante (fra cui i tralci di vite).

Dal presbiterio si apprezza la mandorla affrescata che sovrasta il portale d'ingresso. La struttura  è essenziale come vuole il romanico puro.

La Pieve di San Giorgio mantiene ancora oggi l'aspetto austero ed arcaico tipico dell'arte romanica.

foto C.Perer

Alle spalle dell'abside, sul lato orientale della chiesa, c'è'  il chiostro formato da tre dei quattro colonnati originali con al centro un pozzo. Qui è facile immaginare l'andirivieni silenzioso delle monache che hanno abitato e pregato in questo luogo così riparato dal mondo.

foto C.Perer

La riqualificazione delle strutture per l'accoglienza è stata favorita da fondi messi a disposizione dal  GAL Baldo-Lessinia che con un apposito piano ha favorito lo sviluppo -  in questi ultimi 3 anni -  di ben 262 progetti erogando fondi per 11 milioni di euro (diventati 19 con l'investimento dei privati).

Ne hanno beneficiato molte imprese: dal panificio alla cantina, dal ristorante ai B&B che senza la spinta del Gruppo di Azione Locale (Gal) probabilmente non avrebbero avuto coraggio di investire, soprattutto dopo l'esperienza traumatica della pandemia. C'è chi ha restaurato l'antica torretta - un tempo piccionaia e dimora del padrone - per farne una sala degustazione, come nel caso dell'azienda agricola Corte Fornaledo, una cantina che si trova in un edificio attestato già nel 1500 (ma i primi documenti lo datano addirittura all'anno Mille).

foto C.Perer

C'è chi invece ha aggiunto alla Cantina un servizio in più: l'accoglienza. L' azienda agricola Valentina Cubi è quindi diventata un agriturismo. ''Non è stata una spinta da poco, anzi, è stata decisiva", ci racconta la titolare segnalando che la sfida è sempre la stessa: mantenere la tradizione ma anche  aggiornare le proprie attività.

Valentina Cubi con il marito, ha aggiunto la foresteria alla propria cantina
e azienda agricola grazie ai fondi GAL Baldo Lessinia.

 

E poi c'è chi fa da tempo il ristoratore ma ha acquistato le e-bike per dare un servizio in più ai clienti della trattoria Piccola Corte a Breonio una frazione del vastissimo comune di Fumane ai piedi della Lessinia e nel punto più alto della Valpolicella.

E chi ha fatto di un agglomerato di case in pietra un suggestivo B&B. Ne è un esempio tangibile il B&B Gorgusello, sorto ai piedi di Breonio  Da un vecchio agglomerato di case in pietra è sbocciata una struttura di grande raffinatezza che, grazie ad un sapiente restauro, offre sauna, e-bike, e il più bello dei doni: il silenzio totale della notte, sotto il cielo stellato della Lessinia, con Verona all'orizzonte.

foto C.Perer

Ora il Gal è passato alla promozione che abbraccia ben cinque aree della provincia veronese e rientra tra le attività di informazione per lo sviluppo della conoscenza e della fruibilità dei territori rurali. Prossimamente inizierà a lavorare su progetti che ''creano comunità'' (ma anche questi lo hanno fatto).

Un piano di comunicazione articolato sta lavorando alla promozione delle bellezze paesaggistiche e culturali dell'area tra le opere e i percorsi finanziate dal GAL. Ne hanno fatto esperienza in tre distinti press-tour i giornalisti dell'Associazione Italian Travel Press, che si occupano di turismo, tra questi anche Giornale SENTIRE . «Nel mondo della comunicazione c’è un grande mare e spesso i turisti fanno fatica ad orientarsi – afferma Nicoletta Martelletto presidente di ITP - L’idea di coinvolgere giornalisti preparati dal punto di vista professionale a parlare di turismo è utile per trasformare le destinazioni proposte dal GAL da luoghi poco conosciuti a luoghi noti su scala nazionale».

A dar voce (con gusto) a questa terra e ai suoi preziosi prodotti è l'Enoteca della Valpolicella, uno scrigno che conserva migliaia di bottiglie alcune storiche ed esaurite persino nelle stesse cantine di provenienza (una bottiglia di Amarone gran riserva può arrivare anche a 3600 euro!). Qui si degustano piatti gourmet che vengono dalla tradizione e dalla ricerca. E' un locale di grande qualità per gli eno-gastronauti, perchè consente un'eperienza estetica che diventa ricordo di una terra e dei suoi tesori culturali. E il vino è cultura.

 

Corona Perer
(agosto 2023)

info: https://turismosostenibile.baldolessinia.it/

alcuni piatti dell'Enoteca Valpolicella: la tagliata di petto d'oca,
la passata di pomodoro tradizionale, la cipolla candita su un letto di Yogurt,
i ravioli al tartufo di Lessinia
la ricottina sopra una mostarda di mele,
il gelato al peperoncino,

e, sotto, il paesaggio dolcissimo della Valpolicella
ideale per percorsi di eco-trekking

(foto C.Perer)

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