Vivere con il metro, relazionarsi con misura
Jan Fabre e l'uomo che misura le nuvole
Vivere e fare un'economia basata sul metro, relazionarsi con misura. Distanziarsi: sono le parole ricorrenti in questi tempi dominati dal Covid19. Viene alla memoria la forza profetica dell'uomo di Fabre che ...misura la nuvole.
Il filosofo Protagora disse che «L’uomo è la misura di tutte le cose, di quelle che sono per ciò che sono, e di quelle che non sono per ciò non sono». Per i greci, l’uomo è l’unità di misura del rapporto reciproco tra gli oggetti.
L'Uomo che misura le nuvole (The Man Who Measures the Clouds - Monument to the Measure of the Immeasurable) di Jan Fabre è stato esposto in ogni parte del mondo. A Venezia è arrivato in occasione della 58. Mostra Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, nel Giardino di Palazzo Balbi Valier dal Canal Grande, e nelle intenzioni del grande artista (Anversa, 1958) riflette la deriva dell’artista e dell’umanità, l'inutilità di tante azioni umane.
La citazione dell'artista va a Robert Stroud, incarcerato ad Alcatraz: alla sua liberazione disse che da quel momento in poi si sarebbe dedicato unicamente a “misurare le nuvole” e la critica indica nell'opera la metafora dell’artista che cerca di catturare l’impossibile attraverso il suo lavoro.
Il soggetto è un uomo in abiti contemporanei che, protendendo le braccia al cielo, si erge su una scala da biblioteca, sorreggendo con entrambe le mani una riga da geometra, nel gesto di misurare gli oggetti celesti. La figura sembra rappresentare Fabre stesso, ma è di fatto modellata sul corpo del suo fratello più giovane, Emiel Fabre, che morì in tenera età; la somiglianza tra i due fratelli era inconfutabile.
Jan Fabre è sempre stato attratto da indagini sull'uomo. Nella cattedrale gotica di Anversa, siamo restati a lungo incantati (nel 2017) dalla bellezza di "The man who Bears the Cross" un uomo intento a sostenere una croce: la lievità del gesto faceva da contrasto al peso della croce. Nell'opera c'è il senso della vita, il dolore, il naturale bisogno di infinito e il potere della croce e alla fine un uomo che si misura probabilmente con il suo stesso dolore.
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