Joe Biden, il presidente che prometteva la pace
Poi ha scelto le bombe a grappolo
Nel discorso di insediamento prometteva pace. Poi ha scelto le bombe a grappolo da mandare in Ucraina contro la Russia. Nella guerra contro Gaza sta incondiuzionatamente con Israele:
Insorge anche Amnesty International che sulla guerra aveva ritirato in un battibaleno un nota in cui sembrava aver mantenuto il suo spirito terzo, ma quella nota sembrò filo-russa e velocemente venne ritirata. Tuttavia per le bombe a grappolo riemerge lo spirito autentiamete pacifista: “Le bombe a grappolo statunitensi all’Ucraina metterebbero in pericolo la popolazione civile” si legge in una nota.
In merito alle notizie circa i piani statunitensi di trasferire bombe a grappolo all’Ucraina, Patrick Wilcken, ricercatore di Amnesty International su questioni militari, di sicurezza e di polizia, ha dichiarato: “Da tempo Amnesty International denuncia che le bombe a grappolo sono armi inerentemente indiscriminate, che causano danni indicibili ai civili, in alcuni casi anche decenni dopo la fine di un conflitto”.
E prosegue: “La guerra ha provocato enormi sofferenze alla popolazione dell’Ucraina. Sono sia le considerazioni di carattere umanitario che le preoccupazioni per i civili durante le guerre e dopo la loro fine ad aver portato 111 stati, tra i quali molti alleati dell’Ucraina, a ratificare la Convenzione sulle bombe a grappolo che vieta l’uso, la produzione, il trasferimento e lo stoccaggio di tali munizioni”.
“I piani statunitensi di trasferire bombe a grappolo all’Ucraina rappresentano un passo indietro rispetto ai notevoli progressi fatti per la protezione dei civili sia durante che dopo i conflitti armati”.
“Amnesty International sollecita gli Usa a riconsiderare i loro piani, ad aderire alla Convenzione, a distruggere le scorte e a cessare di usare, produrre e trasferire bombe a grappolo”.
8 luglio 2023
**
Joe Biden: ''Prometto che dirò la verità''
Nel discorso di insediamento prometteva pace. Ma Joe Biden non risponde sui biolabs ucraini.
Calo di popolarità inarestabile per Joe Biden, 46° Presidente degli Stati Uniti. Al G20 è apparso in forti difficoltà.
Ma torniamo indietro di 2 soli anni. Nel suo discorso inaugurale fece l'elogio della democrazia e promise la Pace. Promise anche di dire la verità. "Questo è il giorno della Democrazia" disse. Ed ancora: "...questo è il giorno dell’America. Questo è il giorno della democrazia, un giorno storico e di speranza, di rinnovamento e determinazione.
E più avanti "Ascoltiamo l'un l’altro. Vediamoci l’un l'altro. Mostriamo rispetto gli uni per gli altri. La politica non deve essere un fuoco ardente, che distrugge tutto ciò che incontra. Ogni disaccordo non deve essere motivo di guerra totale...Non ditemi che le cose non possono cambiare...''
''...Ricostruiremo le nostre alleanze e ci impegneremo ancora una volta con il mondo. Non per affrontare le sfide di ieri, ma le sfide di oggi e di domani. E guideremo non solo con l'esempio del nostro potere, ma con il potere del nostro esempio. Saremo un partner forte e affidabile per la pace, il progresso e la sicurezza.
E alla fine del suo lungo discorso: ''Vi do la mia parola, sarò sempre sincero con voi. Difenderò la Costituzione. Difenderò la nostra democrazia. Difenderò l'America. Possa Dio benedire l'America e possa Dio proteggere le nostre truppe”.
Giudicheranno i posteri. Noi qualche idea ce la stiamo facendo: nessuna risposta è stata data - finora - sui Biolabs finanziati dagli Usa in Ucraina.
foto: cerimonia blindatissima per Joe Biden
www.giornalesentire.it - riproduzione riservata*
Commenti (0)
Per lasciare un commento