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La lezione di John Peter Sloan

Diceva ''Buttate via la grammatica''

E' mancato improvvisamente l'inventore di un metodo straordinario per capire l'inglese. "Bisogna soprattutto ascoltarlo, per parlarlo" diceva. E ammoniva "... non studiatelo sui libri di grammatica!".
Amava l'Italia e aveva scelto di vivere in Sicilia, a Menfi. Nasce come comico: i suoi monologhi lo avevano trasformato in personaggio sul palco di Zelig. Poi insegnare l'nglese agli italiani era diventato il suo secondo business. Lo faceva, divertendo.
Lo ha fermato una crisi respiratoria acuta.
Un lutto che riempie di tristezza: lo ricordiamo così, come lo abbiamo incontrato nel marzo 2018 in occasione del Festival delle Lingue di Rovereto, una valanga di simpatia che trascinò il pubblico di esperti e studenti.
Buon viaggio Peter: amavi l'italia e volevi essere italiano.
Avrai due lingue per bussare alle porte del Paradiso.

www.giornalesentire.it
26 maggio 2020

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John Peter Sloan, buttate via la grammatica 

di Corona Perer

(marzo 2018) - Gli italiani sono in grado di imparare le lingue? "Si lo sono, sono nati per farlo perchè sono dei creativi anzi sono dei geni". Ne è convinto John Peter Sloan attore, autore, stand-up comedia e natural teacher di inglese. Della sua lingua ha fatto un mestiere per caso: lui in realtà cantava e suonava, ma arrivato in Italia ha fatto fortuna parlando di sè e di...noi italiani. Con l'umorismo e l'irresistibile simpatia che lo caratterizza in occasione del suo show al Festival delle Lingue di Rovereto ha spiegato che non bisogna avere paura degli errori perchè è proprio dagli errori che si impara.

“Gli italiani sono creativi e hanno una marcia in più, 'sono sgamati' e grazie al loro spirito intraprendente possono comunicare con facilità e apprendere molte lingue straniere. E’ importante farlo fin dalla più tenera età ed in maniera giocosa. I bambini si abituano ai suoni fin da piccoli. Qui devono intervenire i genitori, per incentivare i propri ragazzi a studiare le lingue con facilità. Non ci deve essere preoccupazione né troppa attenzione alla precisione: l’importante è farsi capire, parlare, vivere la lingua in tutte le sue sfumature sfruttando anche i film, le canzoni, il parlare con altri, perché la lingua non si impara sui libri ma bisogna scendere in strada. Io stesso ho imparato l’italiano in questa maniera, vivendolo più che studiandolo".

Sloan, che il nostro Paese lo conosce bene visto che da ormai qualche anno abita in Sicilia e per lavoro frequenta molto l’Italia afferma che gli italiani sono dei geni. Hanno solo terrore di fare brutta figura. Ma quali sono gli errori più comuni che commettono nel parlare una lingua straniera? “Non userei la parola "errori – spiega riassumendo un po’ il 'succo' che traspare tra le righe del suo ultimo libro 'Real Life English' – spesso gli errori sono frutto di titubanze date dall’aver paura di buttarsi, che possono essere facilmente superate. Per imparare, e parlare, una lingua straniera, bisogna mettersi in gioco, sbagliare senza vergogna perché dagli errori si impara, senza fissarsi troppo sulla grammatica”.

“Niente paura, dagli errori si impara”, questo il messaggio che John Peter Sloan ha lasciato al pubblico insegnando un poco del suo metodo fonetico che tanta fortuna fa soprattutto con i bambini. E divertendo il pubblico ha ribadito che delle lingue non bisogna avere timore, bisogna buttarsi e non pensare alla grammatica. "In un certo senso bisogna viverle e così facendo le si impara. Dimenticandosi delle barriere che ci si impone a livello mentale”.

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