
La Carta dei Diritti degli Alberi
Anche gli alberi sono portatori di diritti
Anche gli alberi sono portatori di diritti. Il Comitato per la Legalità e la trasparenza del Trentino Alto Adige che ha costituito il ha elaborato - con il supporto dell'avvocato Gloria Canestrini - la Carta dei Diritti degli Alberi. mettendo in luce che un albero è un essere vivente. Merita quindi rispetto.
Ecco cosa prescrive:
Articolo 1. Gli alberi sono degli esseri viventi i quali, a seconda delle loro dimensioni, occupano due diversi contesti: l'aria e il suolo. Nel suolo si sviluppano le radici, che captano l'acqua e i minerali necessari alla pianta, mentre nell'atmosfera cresce la chioma, che capta l'anidride carbonica e l'energia solare.
Ne consegue che l'albero gioca un ruolo fondamentale nell'equilibrio ecologico del pianeta.Articolo 2. L'albero, essere vivente sensibile alle modificazioni del suo ambiente, deve essere rispettato in quanto tale, non essendo possibile ridurlo a mero oggetto. Ha diritto allo spazio aereo e sotterraneo di cui necessita per crescere compiutamente e raggiungere le dimensioni di pianta adulta.
Ha quindi diritto di al rispetto della sua integrità fisica, aerea ( rami, tronco, fogliame) e sotterranea ( radici). L'alterazione di questi organi lo indebolisce gravemente, così come l'utilizzo di pesticidi e di altre sostanze tossiche. Ha diritto alle cure necessarie, una volta a dimora, confacenti con l'equilibrio ambientale .Articolo 3. L'albero è un organismo vivente la cui longevità oltrepassa di molto quella dell'essere umano. Deve essere rispettato nel corso di tutta la sua esistenza. Ha diritto di svilupparsi e di riprodursi liberamente, dalla sua nascita fino al giorno della sua morte naturale, sia che sorga in città, oppure in campagna e in montagna. Ha diritto di conservarsi intero, senza scapitozzamenti o potature nocive al suo sviluppo armonico, fatta eccezione di quelle necessarie a mantenerlo sano e in vita.
Articolo 4. L'albero deve essere considerato come un soggetto di diritto, un bene comune indispensabile all'uomo, anche a fronte delle norme che regolano la proprietà umana, pubblica e privata.
Articolo 5. Certi alberi, considerati rimarchevoli per la loro età, il loro aspetto o la loro storia, meritano un'attenzione supplementare, divenendo patrimonio bio-culturale comune. In quanto tali accedono a una tutela superiore che impegna gli esseri umani a proteggerli come “monumenti naturali”.
Possono pertanto essere inseriti in zone di rispetto del patrimonio paesaggistico, beneficiando in tal modo di una protezione rafforzata e di una valorizzazione adeguata per motivi di ordine estetico, storico o culturale.Articolo 6. Per rispondere ai bisogni dell'uomo, certi alberi sono piantati e poi sfruttati al di fuori dei criteri precedentemente illustrati. Le modalità di sfruttamento delle piante presenti nelle foreste o nei territori rurali devono sempre tenere conto del ciclo di vita degli alberi stessi, delle capacità di ricrescita naturale, degli equilibri ecologici e della biodiversità.
Articolo7. Questo testo si prefigge lo scopo di cambiare lo sguardo e il comportamento degli uomini, di far loro prendere coscienza del ruolo determinante degli alberi nella vita quotidiana e, per il futuro, di contribuire a una celere modifica migliorativa della legislazione a livello nazionale.
Autore: Gloria Canestrini
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