Arte, Cultura & Spettacoli

La famiglia dei Seguso, maestri vetrai in Murano

La tradizione del vetro muranese passa per grandi famiglie di artisti

La famiglia dei Seguso, maestri vetrai in Murano rappresenta la tradizione del vetro muranese, una storia che passa per grandi famiglie di artisti

Una famiglia e una industria che chiamare arte è doveroso, e che "storia" di un luogo: Murano. I Seguso sono questo come emerge anche dagli archivi  della vetreria, studiati dal curatore della mostra veneziana, pubblicati a fine 2013 dove emergono vicende che  s'intrecciano a quelle - più complesse - di un comparto fondamentale dell'artigianato artistico italiano che è espressione della nostra creatività e abilità manuale nel mondo.

L'avventura imprenditoriale e creativa dei Seguso inizia nel ‘33 con l'Artistica Soffieria e Vetreria Barovier Seguso Ferro fondata da Antonio Seguso, con i figli Archimede ed Ernesto, Napoleone  Barovier e Luigi "Olimpio" Ferro

Il Museo del Vetro di Murano, ha raccontato nel 2013 la  storia dei Seguso con una mostra frutto di un lungo lavoro di ricerca dello studioso belga Marc Heiremans, grande esperto di storia del vetro muranese contemporaneo. Promossa dalla Fondazione Musei Civici di Venezia al Museo del Vetro di Murano, la mostra ha presentato circa 200  capolavori tra cui prototipi e pezzi rari -  la storia di una delle eccellenze  produttive del XX secolo: la Seguso Vetri d'Arte.

E' stata l'occasione per vedere una carrellata d'opere di straordinaria qualità, frutto di una vicenda di un'imprenditoria familiare unica quella della famiglia dei Seguso (Antonio Seguso e i figli Archimede ed  Ernesto), una vera e propria "dinastia della lavorazione del vetro" già citata in un documento del 1397, che ha contribuito in modo  determinante allo sviluppo di quest'arte durante il Novecento.

 

La famiglia dei Seguso con il capostipite Antonio

Fondamentale il sodalizio con Flavio Poli, autore dei celevri vetri sommersi che vediamo in questa pagina. Entra in  azienda come disegnatore nel '34 e stimola la  vetreria a partecipare alle prime Triennali a Milano e alla Biennale di Venezia. Dal dialogo e dal confronto tra Flavio Poli, Archimede Seguso e Alfredo Barbini, nascono pezzi straordinari e assolutamente innovativi per tecnica e forma.

La Seguso viene riconosciuta a livello internazionale ed entra nel panorama  dell'arte contemporanea. Gia nel '48 la vetreria esporta le sue creazioni in tutti i continenti; dall'anno successivo i più grandi Musei internazionali cominciano ad acquistare i vetri artistici usciti dalla sua fornace e disegnati da Flavio Poli: dal Victoria & Albert di Londra al "Landesgewerbemuseum" di Stoccarda, dal Neue  Sammlung Museum di Monaco, al Royal Ontario Museum di Toronto, fino al MoMA di New York.


Autore: Corona Perer

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