La lezione di Staffan de Mistura sulla pace
''Tutti possiamo fare qualcosa''
Quale ruolo hanno le comunità per gestire la pace? Un grosso ruolo, mai sottovalutarlo afferma il diplomatico italo-svedese Staffan De Mistura.
In questi giorni a Trento e Rovereto, per la consegna de premio “Testimone di pace” istituito da Ipsia del Trentino, De Mistura ha affernato che “le comunità locali hanno un ruolo fondamentale perché, la pace, è fatta di piccoli e grandi gesti di ogni giorno. La comunità locale, la gente comune, la gente normale è quella che, per prima, deve dare la mano e aiutare anche e soprattutto chi è stato sconfitto”.
Come possono quindi agire? “I cittadini di domani devono aiutare i cittadini di oggi a capire che la guerra non porta da nessuna parte. Non ci sono guerre giuste, non ci sono guerre belle. Con i miei occhi ho visto ventuno guerre, una dopo l’altra, l’ultima quella in Siria" ha detto Staffan de Mistura, già inviato speciale delle Nazioni Unite da parte del Segretario Generale dell'Onu in Siria, Afghanistan, Libano e Iraq.
"Non ci sono angeli perché, anche chi è dalla parte giusta, fa degli orrori perché in quei momenti esce la parte peggiore delle persone. Quindi occorre cercare di lavorare e costruire per la pace. L’obiettivo è far vincere la pace. A volte è facile, molto facile, troppo facile vincere una guerra se si hanno grandi strumenti militari oggi tecnologicamente avanzati. Fondamentale è il dopo, come vincere la pace. Quella pace che diventa pace sostenibile e duratura”.
Grazie per averci ricordato che tutte le guerre ci riguardano e che per tutte possiamo sempre fare qualcosa.
Autore: Corona Perer
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