La notte delle streghe
di Gloria Canestrini
Roma, 25 giugno - La Notte delle Streghe ai Giardini di via Sannio è ormai leggenda. Anche quest'anno, da mattina a sera, il giorno 23 giugno, quello che precede la storica notte di mezza estate, i cittadini di Roma e quelli festosamente provenienti da molte altre città italiane, hanno potuto godere gratuitamente di mostre, eventi, conferenze e concerti per riportare in vita le antiche tradizioni legate ai saperi delle medichesse del popolo tacciate di stregoneria.
La terza edizione della manifestazione, organizzata dalle Associazioni AssemblAbili GlobAli, I Lazzaroni - Lodi Circus e The Way to the Indies - Argillateatri con il contributo, il supporto e la collaborazione del Municipio Roma VII, è stata un vero successo.
Nei Giardini limitrofi alla piazza di San Giovanni in Laterano si è tenuto un ricco cartellone di eventi culturali, spettacoli e laboratori destinati a tutte le fasce di età per ritrovare la longeva tradizione che Roma ha sempre dedicato a questa magica data.
Tra i laboratori, l'appuntamento con il Salotto Letterario, moderato da Alessandra Laterza, quello per Ragazzi, il laboratorio per la realizzazione dell'Acqua di San Giovanni, il Laboratorio Astronomico a cura della professoressa Lucia Corbo, la Lettura dei Tarocchi di Madrepace della dottoressa Ilaria Dapino, l'incontro con lo storico Paolo Portone che ha raccontato in modo avvincente il mito moderno delle streghe volanti.
Contemporaneamente, da piazza Vittorio, è partita una passeggiata storico-artistico-teatrale guidata da Piero Tucci con incursioni teatrali a cura dell'associazione La Ciambella che si è conclusa proprio ai giardini di via Sannio. Nel corso della serata abbiamo assistito a esibizioni e performance di ginnastica acrobatica aerea, con trampolieri in costume, per rievocare, appunto, il volo della tradizione femminile medievale.
Ma l'appuntamento più atteso è arrivato alle 20, verso il tramonto, quando è andato in scena lo spettacolo teatrale Herbarie. Le chiamavano streghe, ma è la storia di tre donne del medioevo, pratiche di medicina e con profonde conoscenze nell'uso dei preparati vegetali, incappate nella rete della repressione nel momento in cui l'inquisizione cercava di imporre la fine della medicina tradizionale popolare. ( Spettacolo a cura di Argillateatri per la regia di Ivan Vincenzo Cozzi).
A conclusione, lo spettacolo "Kyra la dea del fuoco" con le fantasie infiammate di Silvia Cozzi che ha celebrato il fuoco purificatore, il fuoco del passaggio alla stagione estiva.
Il grande fuoco, il falò purificatore approntato la notte tra il 23 e il 24 giugno in molte altre città italiane ( celebri, per grandezza, quello di Torino e di Genova) è uno dei temi centrali di questa Notte potente, insieme al rito dell'acqua di san Giovanni. Lavarsi con l"acqua raccolta ( meglio se ruguada) al mattino del 24, darebbe secondo la tradizione benefici di salute, fortuna e amore nei mesi successivi.
Qualcuno ancor oggi, nei nostri paesi montani, raccoglie le noci direttamente dall'albero, racchiuse nel mallo verde e immaturo, per preparare il liquore nocino. Pochi, però, sanno che dopo il tramonto, sempre secondo tradizione, bisogna anche raccogliere lavanda, finocchio selvatico, malva, assenzio, verbena, rosmarino, papavero, rosa, menta, camomilla, passiflora, sambuco e salvia, per farne un infuso che alleviera' molti disturbi nella stagione a venire.
Tacciata di paganesimo e magia nera, questa tradizione in realtà rispecchia le potenzialità di un momento in cui le forze della natura si uniscono e conferiscono alle piante e all'acqua il più alto culmine energetico.
Prepariamoci per il prossimo anno.
Autore: Gloria Canestrini
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