Il fascino della Archeologia
La Lex Municipii - Storia e modernità di un reperto del I sec. a.C.
Il fascino della archeologia: la Lex Municipii è un reperto di straordinaria modernità di un reperto del I sec. a.C.
La rilevanza pubblica e sociale delle azioni del popolo. La garanzia della Magistratura. La tutela del territorio e della cosa pubblica. Il governo delle acque, delle vie, delle fosse e delle cloache. Il peculato. E' questa l’incredibile modernità della Lex Municipii Tarentini: una tavola bronzea del I secolo a.C. custodita all’interno del MANN (Museo archeologico nazionale di Napoli).
Dopo oltre 100 anni torna nella città d’origine, dove non era mai stata esposta. la Lex Municipii è al MArTA, il Museo archeologico nazionale di Taranto, la città per la quale queste norme vennero vergate su lastra bronzea. L'esposizione e gli eventi collegati sono iniziati dal 14 novembre 2024 e termineranno il 28 febbraio 2025.
Il MArTA è “figlio” dell’impegno dell’archeologo Luigi Viola, che fu lo scopritore nell’ottobre del 1894 delle lamine bronzee, ad ospitare il reperto che testimonia la nascita del Municipio di Taranto.
Si tratta di un evento di portata nazionale che fornisce al territorio, e non solo, l’occasione di discutere e approfondire le tematiche legate alla progettazione urbanistica dalla città antica fino all’epoca contemporanea.
In programma due appuntamenti di approfondimento tematico dedicati a “Il progetto della città in età romana tra fonti giuridiche ed evidenze archeologiche” e a “Lo Statuto Municipale di Taranto tra epigrafia e storia giuridica”. Il progetto prevede incontri aperti alla cittadinanza: il 10 dicembre si discuterà su " La salute al centro di ogni politica urbana: il concetto di “Urban Health", a cura di Calliope.
“Se l’espressione “Radicati nel futuro”, adottata dal MArTA, racchiude il senso del forte attaccamento ai valori costitutivi e alla storia di un paesaggio urbano e culturale complesso quale quello di Taranto nel suo divenire storico, con uno sguardo verso il futuro, la scelta di esporre (seppur temporaneamente, in prestito dal Museo archeologico nazionale di Napoli) la tavola bronzea superstite dello Statuto municipale intende riportare all’attenzione non solo dei visitatori, ma dell’intera cittadinanza, il tema della progettazione e della regolamentazione degli spazi urbani a partire dall’epoca romana'' - afferma Stella Falzone direttrice del Museo archeologico nazionale di Taranto.
Alla presentazione la direttrice ha evidenziato come il compito del Museo sia quello di restituire alla pubblica fruizione le testimonianze storiche che come questa sono significative sia sul piano archeologico, che simbolico. "Riscoprire le radici della città, interrogarsi sulle forme degli spazi antichi e delle leggi che li regolavano, contribuiscono certamente al dibattito su come progettare in modo consapevole il presente, e su come costruire una visione urbanistica per il futuro di questa città in profonda trasformazione” ha commentato.
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