''Censura'' di Elena Ospina (Colombia) da Libex 2021
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Libertà di stampa: Italia fanalino di coda

Siamo al 58esimo posto e non c'è da stupirsene

Libertà di stampa: Italia fanalino di coda. Siamo al 58esimo posto e non c'è da stupirsene. Un pessimo risultato anche perchè rispetto ad un anno fa l'Italia è scesa di 17 posizioni rispetto ai dati diffusi nel 2021 quando era al 41esimo posto.

Prima è la Norvegia, ultima la Corea del Nord.Bisogna scendere fino alla 16esima posizione per trovare la Germania, alla 24esima per il Regno Unito e alla 26esima per la Francia. Ancora più giù, alla 42esima si piazzano gli Stati Uniti.

Ma chi sono le prime tre? Abbiamo detto della Norvegia, le prime due posizioni sono occupate da Danimarca e Svezia. L’ultimo posto è - come detto - della Corea del Nord, preceduta da Eritrea (179) e Iran (178)

Nell’annuale classifica stilata da Reporters sans frontières sulla libertà di stampa mondiale, sono in totale 180 i Paesi valutati.

Di questi, il 73% è caratterizzato da situazioni "molto gravi", "difficili" o "problematiche" per la professione giornalistica, dovute all'aumento del "caos informativo" e della disinformazione.

Che comunque il mainstream italiano abbia dato il peggio di se è notorio, basta vedere l'ultimo caso del giornalista italiano ferito in Ucraina e salvato dai russi. Lo dice lui stesso: "mi hanno salvato i russi" ma per la giornalista del Tg2 è stato salvato dagli ucraini.

E c'è ancora chi dice: "lo ha detto la tv!''

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