Zanzara tigre, come difendersi
Il problema si riproporrà in primavera. Serve la collaborazione anche dei privati
Il problema si riproporrà in primavera. Serve la collaborazione anche dei privati: la zanzara tigre può infatti trasmettere virus e diventare perciò un problema per la salute pubblica. Nella maggior parte dei casi si tratta di malattie, quali la febbre Dengue, Chikungunya o il virus Zika, importate dopo il rientro da un soggiorno in paesi tropicali, come ad esempio Sud-Est asiatico, Africa, America centrale, Sud America e Caraibi. La zanzara tigre è una specie di origine asiatica. Dalla seconda metà del secolo scorso, con l’aumentare degli scambi commerciali, è cominciata la sua lenta ma inarrestabile colonizzazione di altre aree geografiche attraverso il trasporto passivo di uova.
Il controllo delle zanzare, soprattutto di quelle di origine aliena, richiede un’importante azione sinergica, coordinata e sincronizzata di enti, istituti di ricerca ma principalmente di tutti i singoli cittadini in quanto circa l'80% del territorio potenzialmente interessato è costituito da proprietà privata.
Alla zanzara tigre bastano piccole raccolte d’acqua dolce per lo sviluppo larvale e nel tessuto urbano delle nostre città possono essercene tante: sottovasi, posacenere, sedie, lampioni.
La zanzara tigre è un insetto invasivo, aggressivo e pungente, proveniente originariamente dal Sud Est Asiatico; a partire dagli anni ’90 si è diffuso in diverse regioni italiane e dal 2010 è presente anche in Trentino Alto Adige.
E...LE ALTRE ZANZARE?
Per quanto riguarda l’Italia, uno studio condotto da FBK Trento e pubblicato il 9/01/2024 su The Lancet Planetary Health, afferma che gran parte del territorio nazionale è esposto al rischio di trasmissione autoctona di chikungunya, come testimoniato dalle recenti epidemie in Emilia Romagna (2007), Lazio e Calabria (2017).
L'assenza della zanzara Aedes aegypti rende meno alto il rischio di trasmissione autoctona di dengue e Zika ma il rischio di trasmissione autoctona di dengue non è comunque trascurabile, come testimoniato dai recenti focolai di dengue in Veneto (2020), Lombardia e Lazio (2023). Viene inoltre evidenziato come il clima in gran parte dell'Europa mediterranea sia favorevole a una reintroduzione della zanzara Aedes aegypti (non più osservata in modo permanente in Europa dagli anni 1950), cosa che potrebbe aumentare il rischio di trasmissione autoctona di dengue e Zika.
In generale è riscontrato che le tendenze climatiche in atto aumentano la potenziale diffusione di entrambe le specie di zanzare calcolata tra il 2020 e il 2040, soprattutto in Europa e negli Stati Uniti.
Le stime hanno evidenziato che gli arbovirus considerati nello studio sono endemici nei paesi tropicali e subtropicali, con i rischi più elevati di trasmissione in America centrale, Venezuela, Colombia e Brasile centro-orientale.
Una marcata stagionalità nei rischi di trasmissione autoctona è stata stimata nelle aree temperate sia delle Americhe che dell'Europa. Un rischio potenziale di trasmissione autoctona non trascurabile di questi arbovirus è stato valutato invece per Florida, Texas e Arizona (USA).
COME DIFENDERSI DALLA ZANZARA TIGRE
Il problema si pone in tarda primavera: con l’arrivo della bella stagione si ripresenta anche il problema della zanzara tigre. Per tenere sotto controllo la proliferazione di questo insetto invasivo e molto aggressivo è necessaria la collaborazione di ciascuno di noi: su balconi, cortili, parchi e giardini, è necessario evitare ogni piccolo ristagno d’acqua all'aperto.
Dove non sia possibile evitare i ristagni d’acqua, ad esempio nel caso di tombini o scarichi, è necessario utilizzare i larvicidi che sono prodotti specifici, la cui azione dura da una a quattro settimane. Perché il trattamento sia efficace, i larvicidi dovranno essere impiegati nell'intera area urbanizzata. Ai Comuni spetta il trattamento sul suolo pubblico, mentre nelle aree private è compito dei proprietari o degli amministratovi di condominio.
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