Luca Tiberi, terzo importante riconoscimento
Studia gli organoidi al Cibio ed è tra i migliori scienziati under40
(foto ©AlessioCoser) - Luca Tiberi, lavora da tempo alla possibilità di potenziare gli studi sugli organoidi, che in futuro potrebbero permettere di produrre una grande quantità di tumori in laboratorio a costi ridotti, effettuando così screening ampi per valutare nuove terapie.
Come team leader dell’Armenise Harvard Laboratory of Brain Disorders and Cancer dell’Università di Trento e professore al Dipartimento Cibio ha vinto l’EMBO Young Investigators 2020, un riconoscimento indiretto al lavoro della Fondazione Armenise Harvard, che attraverso il programma Career Development Award (CDA) attira in Italia giovani scienziati per istituire nuovi gruppi di ricerca in campo biomedico in vari centri di eccellenza italiani.
Nel 2019 aveva vinto un finanziamento della Fondazione CARITRO per la creazione di nuovi organoidi di cervello e polmone. Ed è quel bando che l'ha portato a questo risultato.
Il team di ricerca guidato da Tiberi, infatti, ha recentemente ottenuto importanti risultati nello studio dei tumori al cervello. In particolare, utilizzando gli organoidi creati in laboratorio, ha scoperto un importante meccanismo all’origine del medulloblastoma, il cancro cerebrale più comune in età pediatrica e presente anche negli adulti.
La sua carriera lo ha visto muovere da fresco laureato in Biotecnologie Mediche all’Università di Bologna verso Trieste per il dottorato di ricerca in Oncologia Molecolare, poi si è trasferito a Bruxelles, dove ha lavorato sui tumori cerebrali nel laboratorio di Pierre Vanderhaeghen. È rimasto in Belgio quasi 8 anni, durante i quali si è specializzato sulla tecnologia alla base dello sviluppo degli organoidi cerebrali, ovvero ‘cervelli in provetta’ per studiare i meccanismi alla base del cancro al cervello.
Nel 2016 ha vinto il Career Development Award (CDA) della Fondazione Armenise Harvard, che finanzia la ricerca di base in campo biomedico alla Harvard Medical School di Boston e in Itali. E' allora che Luca Tiberi è rientrato in Italia e ha istituito l’Armenise Harvard Laboratory of Brain Disorders and Cancer al Dipartimento Cibio dell’Università di Trento. Due anni dopo (era il 2018) arrivava il My First AIRC Grant, finanziato dalla Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro. .
«Questo premio dimostra che anche in Italia con finanziamenti adeguati si possono raggiungere obiettivi di alto livello» dichiara Luca Tiberi. «Purtroppo la maggior parte dei finanziamenti che abbiamo ricevuto vengono da donazioni di privati: Armenise Harvard Foundation, AIRC e CARITRO. Penso che, per rafforzare la competitività della nostra ricerca di base a livelli europei, si debba innanzitutto pensare anche a finanziamenti pubblici commisurati all’importanza del ruolo della ricerca (ad esempio con bandi più strutturati e regolari, eliminazione dell’IVA, ecc.). In secondo luogo, abbiamo bisogno di dare un nuovo impulso al mecenatismo, in cui il contributo pubblico è integrato da capitali privati incentivati da una tassazione agevolata».
Era dal 2016 che nessun italiano entrava nella prestigiosa lista dei migliori scienziati under 40.
www.giornalesentire.it - riproduzione riservata*
Commenti (0)
Per lasciare un commento