Lucca, città caleidoscopio
Culla natale di Puccini e luogo dalle molte anime
Lucca è una città caleidoscopio. Case torri medievali e torri campanarie. Significative testimonianze architettoniche e reperti di epoca longobarda, medioevale e rinascimentale, si trovano in una città dalle mille sfaccettature, appunto una città caleidoscopio.
foto: C.Perer
Le sue possenti mura, edificio unico nel panorama europeo, perfettamente conservate, sono diventate un parco urbano dove incontrarsi, passeggiare, fare sport ammirare da un singolare punto di vista, la città.
Lucca...strega con il suo dedalo di vie di fondazione romana, che sfociano su viuzze tortuose di epoca medievale e approdano nelle grandi piazze delle chiese basilicali. Ma i ricchi palazzi settecenteschi dei mercanti di sete, la Lucca ottocentesca e la Lucca contemporanea sono altre voci di una cttà che sorprende anche per la sua vivacità.
Si deve camminare guardando in alto per ammirare le sue tante e singolari torri campanarie: quella delle Ore misura 50 metri di altezza e dal 1490 scandisce il tempo della città. La torre con gli alberi è un gardinetto pensile un cassone murato con 7 piante di leccio, un vero e prorio simbolo distitivo di Lucca, poi c'è la torre del travaglio, con un arco a tutto sesto, la torre del veglio e campanili: quello di San Martino svetta a 58 metri e dalla sua sommità offre una vista sul circondario con le mura di Lucca, vero simbolo della città perfettamente conservate.
Le sue piazze sono palcoscenico per piccoli e grandi concerti dove la tradizione musicale (è la città dove è nato Giacomo Puccini, ma qui sono nati anche Luigi Boccherini e Alfredo Catalani!) in ogni stagione offre eventi straordinari: da qui sono passati Bob Dylan, Ed Sheeran, Lanny Kravitz , Mika, Rod Stewart. Ma Le sue piazze sono anche il luogo ideale per stare insieme, assaggiare prodotti tipici, concedersi il tempo di oziare e raccontarsi.
Stare seduti a sorseggiare un aperitivo circondati dalla storia è un piacere unico. E nella magica piazza circolare di Lucca si sta bene. Piazza san Miochele e l’Anfiteatro, innalzato nella seconda metà del I secolo d.C. all’esterno della possente cinta muraria è uno dei luoghi più importanti e suggestivi della città.
La Piazza dell'Anfiteatro è infatti una delle piazze simbolo di Lucca, sempre affollata, piena di localini e bottegucce. Ha forma ellittica e vi si accede da quattro porte a volta. Edificata sui resti dell'antico anfiteatro romano (II secolo d.C.), che ne determinarono la forma ellittica chiusa è il luogo in cui il turista si sente felice.
Dal reticolo rigoroso della città di fondazione romana, alle viuzze tortuose di epoca medievale sulle quali si aprono le grandi piazze delle chiese basilicali, dalle imponenti mura rinascimentali ai ricchi palazzi settecenteschi dei mercanti di sete, dal desiderio di grandi spazi imperiali che connotano la Lucca ottocentesca, alla Lucca contemporanea, in un mix equilibrato di tutte queste epoche e di tutti gli stili di vita.
La ricostruzione delle origini di Lucca è, ancora oggi, oggetto di ricerche storiche. Il suo nome "Lucca" deriverebbe dalla parola celto-ligure Luk, che significa "luogo paludoso" ma anche "luce" e avrebbe indicato una radura nella vegetazione. Recenti scoperte archeologiche, suggeriscono invece un'origine etrusca della città.
Sono stati però i romani a lasciare le tracce più evidenti del loro passaggio con la fondazione della città murata e l’impianto ortogonale delle strade, in cui si riconoscono ancora il cardo massimo via Fillungo - via Cenami e il decumano massimo via San Paolino - via Santa Croce, il Foro, dove oggi si apre la già citata piazza circolare dell'Anfiteatro.
Nel medioevo passavano per Lucca importanti vie di comunicazione, prima tra tutte la strada francigena dei Pellegrini e dei mercanti di sete che dal Mediterraneo si spingevano fino ai mercati del nord Europa. I tessitori e i mercanti lucchesi conobbero momenti di grande notorietà per la raffinatezza dei tessuti commerciati e peso politico presso le corti d'Europa.
La città divenne una piccola ma sicura Repubblica protetta da una nuova imponente cerchia muraria in cui visse in contatto col mondo ma riparata dal mondo fino all'arrivo dei Bonaparte. Elisa fu principessa di Lucca agli inzi dell'ottocento. La seguì Maria Luisa di Borbone e tutte e due si adoperarono per ammodernare la città vissuta anche troppo a lungo nel suo isolamento.
Che ancora oggi è bellissima e merita una visita.
Autore: Corona Perer
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