Arte, Cultura & Spettacoli

Luigi Cima tra i maestri del vero

Mostra a Mel al Palazzo delle Contesse dal 12 marzo

Luigi Cima era nato a Villa di Villa di Mel 162 anni fa, il 5 gennaio 1860. Oggi il comune si è trasformato e non si chiama più Mel, ma Borgo Valbelluna. Il paesaggio è cambiato, ma basta andare nella campagna tra Bardies e Mel per cogliere quegli slarghi aperti sul Piave e sulle vette per capire che cosa incantò il Luigi Cima, artista. Dopo aver completato gli studi tecnici a Feltre, si era trasferito a Venezia per iscriversi all'Accademia di Belle Arti, allievo di Eugenio De Blaas.

Negli occhi e nel cuore aveva la sua terra, la vita lavorativa di campagna e la montagna del feltrino e le figure di un microcosmo che racconta con autentico verismo. Cima affrontò anche soggetti di animali, nature morte e composizioni religiose. I titoli delle sue opere meglio riuscite dicono i soggetti amati: il lavoro dei campi, il ritorno dal mercato, la vita quotidiana, la nevicata, le vacche alla pozza,  i fabbri, la capraia, la primavera, l'autunno, la veglia dei poveri.

Nel suo amato mondo tornerà a vivere nei primi anni del '900, dopo alcune cocenti delusioni: fra queste l’esclusione dalla Biennale veneziana del 1903. Esporrà nel 1905 (L'inverno) per ritirarsi poi nel paese natale e non partecipare più ad esposizioni. Morirà a Belluno il giorno di capodanno del 1944, a 4 giorni dal compimento degli 84 anni.

Una mostra gli rende omaggio da sabato 12 marzo al Palazzo delle Contesse di Mel (Borgo Valbelluna), la personale antologica dedicata a Luigi Cima, in occasione dei 160 anni dalla nascita dell’artista.

Una cinquantina le opere, provenienti per lo più da collezioni private, alcune di queste totalmente inedite, altre invece veri e propri capisaldi che ci permetteranno di comprendere le trasformazioni avvenute nelle ricerche artistiche del periodo preso in esame. Oltre allo stesso Cima, numerosi i nomi importanti: Ciardi, Favretto, Nono, Bresolin, Dal Zotto, De Blaas – maestri figurativi e accademici – e Bressanin, Fragiacomo, Tito, Tessari, De Stefani, Brugnoli –maestri e amici dell’artista.

Il percorso espositivo ripercorre il periodo che va dagli ultimi decenni dell’Ottocento, anni di formazione dell’artista, sino al 1944, anno della sua morte, ed è volto a celebrarne la figura.

Completati gli studi artistici, Cima aveva partecipato alle principali rassegne pittoriche nazionali; nel 1881 aveva esordito alla Permanente di Venezia ottenendo numerosi consensi. Il quadro ''Il ritorno dal pascolo'', presente alla mostra di Torino del 1884, venne acquistato dalla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma. Nello stesso anno partecipò anche alla Permanente di Milano e alla rassegna della Società di Belle Arti di Verona, con Rio dei secchi e Cortile rustico.

Lavorando come disegnatore nello studio dello scultore Dal Lotto e contemporaneamente partecipando alla vita artistica veneziana conosce Giacomo Favretto, Guglielmo Ciardi, Luigi Nono, Bartolomeo Bezzi, Alessandro Milesi.
 

All’esposizione (la quarta organizzata al Palazzo delle Contesse  dopo quella del 1990, del 2001 e del 2010), si accompagna una mostra fotografica alla Sala Tina Merlin di Trichiana, sui luoghi della Valbelluna, territorio amato dall’artista e sua principale fonte di ispirazione. I fotografi Dario Tonet e Walter Argenta, hanno realizzato una serie di immagini del paesaggio bellunese.  E' stato inoltre ricostruito lo studio del pittore con l’esposizione al pubblico dei documenti personali conservati nell’archivio storico Luigi Cima (Oratorio di Lentiai) e sarà promosso un itinerario alla scoperta dei dipinti sacri di Luigi Cima contenuti nelle chiese di Lentiai, Villa di Villa, Mel, Carve, dove si trovano opere appositamente realizzate su commesse pervenute da parte del clero.

La mostra, “Luigi Cima tra i maestri del vero”, è organizzata dal Comune di Borgo Valbelluna, in collaborazione con l’Archivio Storico “Luigi Cima” e l’Associazione Culturale ArtDolomites.

Luigi Cima tra i maestri del vero
Palazzo delle Contesse

Mel, Comune di Borgo Valbelluna,
12 marzo 2022 – 5 giugno 2022

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