La Brexit spiegata a un bambino
di Margherita Vitagliano
"...Mamma, potremo ancora comprare la Nutella?". La Brexit per mia figlia qui a Timperley è questa: non tanto quale sarà il destino di tanti stranieri, tra cui anche molti italiani, ma quel pezzo di Italia che resiste e che troviamo al supermercato e ci fa sentire a casa. Il negozio più vicino a noi - qui a Timperley - è gestito da un pachistano molto gentile. Resisterà alla Brexit o se ne andrà anche lui con i suoi prodotti?
Così ho spiegato a Sara che le donne hanno sempre avuto un ruolo importante nella società specialmente qui. Hanno sudato, combattutto e ottenuto a volte anche con la morte i loro obiettivi. Basti pensare a Boudicca contro i romani, la regina Elizabeth I, la regina Victoria e Elizabeth II.
Non possiamo non ricordare le suffraggette che sono state anche le prime a lottare per far sì che le donne ottenessero il voto. Hanno fatto un ottimo lavoro spianando la strada alle donne del resto del mondo, arrivando ai giorni più moderni con la prima lady di ferro della storia inglese, la Tratcher.
Resisterà anche la Nutella: femminile anche lei. E singolare. Anzi unica!
Ma intanto il problema resta ed è diventato cronico. Da mesi cerchiamo di capire che ne sarà di noi. Quando abbiamo lasciato l’Italia, pareva la terra promessa che poi è cambiata lentamente negli atteggiamenti, nelle discussioni tra le persone. Ho visto strappare la bandiera europea dalle mani di una donna che stava pacificamente manifestando contro la Brexit. E ho visto in temi recenti le manifestazioni pro-Brexit. Addirittura è nato uno sceneggiato televisivo intitolato Brexit: the uncivil war, fiumi di libri, ma la cosa che mi ha scioccato è una nuova malattia che sta colpendo i britannici e non sto scherzando si chiama Brexit anxiety. Colpisce tutti: Europei e non. E credo di averne i sintomi anche io.
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Autore: Margherita Vitagliano
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