Capaci 30 anni dopo
L'uccisione di Falcone fu decisa da Cosa Nostra: Giovanni Brusca fu il coordinatore della operazione
23 maggio 1992: la Mafia uccide Falcone, la moglie e la scorta. Sono trascorsi 30 anni. L'uccisione di Falcone fu decisa da Cosa Nostra: Giovanni Brusca fu il coordinatore della operazione
La memoria di Giovanni Falcone è strettamente legata a quella dell'amico e fidato collega Paolo Borsellino che quel giorno disse "il prossimo sarò io". E così fu.
Ricordare Falcone significa includere in questa memoria la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Vi furono 23 feriti, fra i quali gli agenti Paolo Capuzza, Gaspare Cervello, Giuseppe Costanza, Angelo Corbo che erano nella terza blindata sopravvissuti all'esplosione di quei 500 chili di tritolo nascosti sotto l'autostrada, all'altezza dello svincolo per Capaci.
Di anni, da allora, ne sono trascorsi 30. Angelo Corbo nel 2017 in occasione del venticinquesimo dalla strage di Capaci scrisse:
"25 anni, sono passati da quel 23 maggio del 1992 e ancora siamo qui a parlare di mafia, di mafiosi, di vittime … ma non come un ricordo, un fatto di storia, no …. non è come parlare della 2° Guerra Mondiale, dei campi di concentramento dei nazisti o delle foibe dei comunisti ... no parliamo di mafia, di mafiosi, di vittime come un fatto reale … presente … che si può toccare e vivere ogni giorno, ogni momento.
25 anni sono passati ma cosa è cambiato …. ancora abbiamo uomini dello Stato che ci raccontano di lottare la mafia, ma di nascosto fanno affari con la mafia, abbiamo associazioni che si dicono di fare antimafia ma dopo non hanno il coraggio di affrontare la mafia a viso aperto, ci sono cittadini che ancora oggi … nel 2017 sono costretti a chiedere allo “Zio Totò” di turno un lavoro … un prestito e lui ... lo “Zio Totò” è pronto ad aiutarli dimostrando a questi poveri cristi che su di lui si può contare mentre e delle istituzioni che bisogna diffidare .
25 anni sono passati, ma ci sono ancora Magistrati, Poliziotti, Carabinieri, Finanzieri, Imprenditori, Commercianti, Dipendenti Pubblici e Privati….. CITTADINI Onesti che sono lasciati soli circondati dal nulla anzi pronti a diventare, nell'indifferenza degli altri, carne da macello … vittime da sacrificare per il Dio denaro.
25 anni sono passati e le Vittime decedute o ancora in vita sono rimaste un numero, una pallina da estrarre e mostrare, nella maggior parte dei casi, alle ricorrenze … anniversari.
25 anni sono passati ma i Superstiti di mafia rimangono sempre e solo dei fantasmi da non ricordare perché essi sono uno sbaglio e lo Stato non può ricordarsi di loro perché questo significherebbe, agli occhi di tutti, che lo Stato ha sbagliato lasciando in vita dei testimoni.
25 anni sono passati ma nulla è passato.
(Angelo CORBO Medaglia d'Oro al Valor Civile, 2017)
E' necessario tenere sempre attenzione alta e vigile da parte dello Stato: lo si sente dire ogni anno. E così la mafia ha imparato a mimetizzarsi meglio: ha cambiato pelle, ha cambiato regioni, ha cambiato natura d'affa, cammina tra i colletti bianchi, corrompe la politica e compra affari in affanno..
Quel che ci serve è buona magistratura. E la credibilità della magistratura è imprenscindibile. Anche questo il Capo dello Stato, va ripetendo. Lui la magistratura la presiede: faccia lui per primo ciò che deve consegnare agli italiani uno stato giusto.
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