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Manifestare contro la guerra: vietato

Ma la coscienza esiste ancora

6.11.2024 - Lo scrivevamo il 18 ottobre 2023. Fermiamo la Follia: denunciandola.
Le manifestazioni nelle Università Usa hanno dimostrato che anche manifestare contro la guerra...è vietato. Ai tempi governava Biden. Ora vedremo cosa succederà con l'arrivo di Trump alla Casa Bianca.

Ma si protesta anche in Israele - e proprio in queste ore - dove la gente è scesa in strada contro il governo e l'operazione suicida che sta portando il paese contro tutti: è contro la Palestina e questo si sapeva, è contro l'Iran, contro il Libano. Bombarda preventivamente e si sente padrone dei destini dei popoli. Può farlo? No, ma la comunità internazionale non reagisce.

A poche ore dalla cacciata del ministro della Difesa Gallant, cacciato ieri 5 novembre da Netanyahu perchè (lo ha detto il generale stesso) si è opposto al servizio militare obbligatorio anche  per gli uomini ultra-ortodossi - che ne sono esenti - e perchè non vuol sentir parlare di un cessate il fuoco e un accordo sugli ostaggi da lui più volte suggerito, la gente è scesa in strada a Tel Aviv.

A Gallant succede il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz l'uomo che ha firmato  l'abrogazione dell'accordo del 1967 tra Israele e l'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA). Vietato aiutare palestinesi che proprio Gallant aveva definito 'animali'.

Quasi dimenticata l'altra autorevole protesta nella stanza dei bottoni USA. A pochi giorni da quel famoso 7 ottobre, data in cui Hamas compie il suo attentato sotto gli occhi di migliaia di telecamere dell'esercito israeliano,  la coscienza si era già risvegliata nel  direttore degli affari pubblici e congressuali dell'Ufficio per gli affari politico-militari del Dipartimento di Stato americano, Josh Paul (responsabile dei trasferimenti di armi statunitensi alle nazioni straniere), che si era dimesso in aperto dissenso con la decisione dell'amministrazione Biden di inviare armi a Israele: aveva promesso a se stesso di fermarsi quando il male fosse stato superiore al bene che ci metteva nel suo lavoro. Lo ha fatto e lo ha scritto su LinkedIn.

''L’assalto di Hamas contro Israele resta  una mostruosità, ma credo nel profondo della mia anima che la risposta che Israele sta dando, e con essa il sostegno americano sia a quella risposta porterà solo a sofferenze maggiori e più profonde sia per gli israeliani che per il popolo palestinese. Decenni di questo stesso approccio hanno dimostrato che la sicurezza per la pace non porta né alla sicurezza né alla pace”.

Biden  annunciò quindi di non inviare  più armi offensive: ma difensive. Un capolavoro di ipocrisia che l'ANSA (Agenzia di Stampa Nazionale Italiana) subito classificò come una svolta (!).

Solo in Italia la coscienza dorme. Tanto è vero che il nostro governo - ricevendo il segretario della Nato - riconferma tutto l'aiuto possibile all'Ucraina perchè la nostra specialità è sostenere...le guerre perse. E Tajani sa solo dire alle telecamere di Report: ''Io difendo il diritto di Isarele ad esistere''. Il mantra post-olocausto che legittima Israele ad essere sempre vittima, anche quando porta gli abiti del carnefice. E Renzi fa di più: ''Non solo il diritto, ma il dovere di esistere'', mantra all'ennesima potenza.

Ecco, occorre avere una coscienza, farla parlare: lei vede e sente sempre.
Siamo noi semmai a farla tacere.

Vi invitiamo allora ad ascoltare le parole di Gideon Levy, un ebreo coraggioso (> qui)
Vi invitiamo a rivedere l'ultima puntata di Report dedicata gli interessi di Israele nel mercato delle armi. Armi che Israele testa direttamente... sulle teste palestinesi
Se non vi siete ancora fatti un'opinione sulla questione israelo-palestinese è il momento di farla.

Per dire NO alla guerra con fermezza, sempre. Questa l'unica cosa da fare.

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Report 3.11.2023 IL VIDEO

La Corte internazionale di giustizia ha avviato un procedimento in cui lo Stato di Israele è accusato di genocidio. Report ha ricostruito come negli ultimi vent'anni Israele si sia trasformato nel laboratorio politico dell'estrema destra internazionale mentre a Gaza le industrie belliche e della cybersecurity israeliane testano le loro armi e i loro prodotti, che vengono poi rivenduti all'estero e anche in Italia (clicca qui). 

 

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