Made in Brexit : finestre (in)abitate
di Margherita Vitagliano
Nei miei primi interventi su SENTIRE segnalavo come qui - in Inghilterra - le finestre siano sempre mute, vuote, chiuse, inutili orpelli di case inabitate. E se scorgi qualcuno ....è un cane oppure un gatto.
Quando le osservo penso a quanto è lontana la mia Italia, quando bastava gettare uno sguardo dalla finestra per attaccar bottone e incontrare lo sguardo di qualcuno pronto ad attaccarlo immediatamente con te.
Ma in un pomeriggio grigio come gli altri, stavo osservando assorta nei miei pensieri la casa del vicino, con lo sguardo fisso nella immobile facciata di fronte. Guardavo da un pezzo quella finestra, pensando alle mie cose come si guarda un foglio bianco, quando ad un certo punto la tenda inizia a muoversi e appare la sagoma di un uomo che armeggia. Sto per vedere finalmente il mio vicino!
La sorpresa diventa in breve spavento: l'uomo è un ragazzo giovane che apre la finestra e sta uscendo: ma dove? O mamma, allora è un ladro. Mi ritraggo per osservare con un po' di discrezione dall'interno, protetta dalla mia tendina. Il cuore batte, mi accorgo di essere in apprensione per il proprietario di quella casa che peraltro ....non conosco.
L'individuo alza il ginocchio, sale sul davanzale: Oh my God, non si butterà anche? E dove? ...Nel vuoto? E in breve tempo capisco: è un lavavetri.
Allora mi arrabbio: come ho osato pensare che quella casa avesse un padrone o una padrona di casa?
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Autore: Margherita Vitagliano
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