Marina Abramovich, Between Breath and Fire
Al GresART 671 di Bergamo, fino al 16 febbraio 2025
''Marina Abramovich Between Breath and Fire'' è al GresART 671 di Bergamo, nato da una cordata di imprenditori (Italmobiliare e Fondazione Pesenti Ets) per restituire alla cittadinanza lo spazio dimesso di circa 3000 mq trasformato in uno spazio di grande forza culturale. E quale evento culturale poteva avere una forza culturale più potente la mostra di Marina Abramovich?
La Abramovich è un’artista tra le più influenti e uniche del nostro tempo. Lo racconta ''Marina Abramovich Between Breath and Fire'' a cura di Karol Winiarczyk che si potrà vedere fino al 16 febbraio 2025.
I temi indagati da sempre nel lavoro di Marina sono il respiro, il corpo, la relazione con l’altro e la morte. I lavori esposti sono 30 tra quelli storici anche un trittico fotografato da Giovanna Dal Magro nel 1977 a Bologna ''Imponderabilia'' .
C’è anche un percorso espositivo: il paesaggio sonoro Tree dove un canto di uccelli confonde la realtà con l’immginario, la vita con la morte. Ma il progetto più straordinario e coinvolgente è l’installazione cinematografica Seven Deaths che Marina Abramovich ha dedicato a Maria Callas da lei sempre amata e ammirata.
L’Artista è riuscita a trasportare la potenza emotiva della Callas in un film con sequenze di sette morti nell’opera che lei interpreta assieme all’attore Willem Dafoe mentre la voce della Callas scatena un’emozione fortissima.
Per la prima volta la Abramovich ha sperimentato l’uso di altri materiali quali l’alabastro dove emergono e solo in lontananza i volti e i drammi delle opere.
Da notare in occasione dell'inaugurazione di GresART 671 a Bergamo un incontro importante e ''speciale'': quello tra l'artista e la sua fotografa, l'italiana Giovanna Dal Magro.
Giovanna Dal Magro è stata la fotografa storica di Marina Abramovich. Fotografò la prima performance che fece alla Galleria il Diagramma a Milano ''Ritmo 4'' dove l'artista stava davanti a un ventilatore di aria gelida fino alla mancanza dei sensi.
Poi si incontrarono quando Marina e Ulay vissero per un periodo con la cagnolina Alba nel camioncino nella periferia di Milano per Imponderabilia.
Sempre di Giovanna Da Magro l'altra famosa performance (presente anche in questa mostra di Bergamo), dove Marina e Ulay nudi costringevano il pubblico a scegliere se passare rivolti verso l'uno o l'altro.
In tutti questi anni Marina e Giovanna si sono riviste qualche volta e l'affetto che le lega è sempre rimasto in modo forte e sincero.
Lo spazio GresART 671 di Bergamo
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