Michael Sandel ''Il mercato elimina i valori''
La domanda che dobbiamo porci è la seguente: come vogliamo vivere?
Secondo Sandel la domanda che dobbiamo porci è la seguente: come vogliamo vivere? Ci sono dei beni morali civici che il mercato non può acquistare. Beni che il mercato può facilmente azzerare. Un'analisi che in tempi come questi è utile meditare.
Secondo l'analisi di Sandel una delle debolezze portate avanti dal mercato è che ci sono sempre meno occasioni per fare esercizio di virtù sociali e civiche.
"Il mercato elimina i valori" affermò Michael Sandel, filosofo, professore alla Harvard University al Festival dell'Economia di Trento.
E fornì un eloquente esempio: la donazione del sangue: "In Inghilterra il sangue si può solo donare, mentre negli Usa si può donare o farsi pagare. Il sistema più efficiente è quello inglese, consentire un mercato del sangue elimina l'impulso altruistico di donare".
E allora la domanda è questa: ci sono beni morali e civici che il mercato non può acquistare? Forse sì. Bisogna quindi difenderli, presidiarli.
Riconosciuto come uno dei principali esponenti del comunitarismo, Sandel è studioso di filosofia morale e politica. E' stato allievo di Charles Taylor a Oxford ed insegna ad Harvard. Nel 2002 è stato nominato Fellow dall'American Academy of Arts and Sciences. Ascoltarlo è aprire la mente.
Oggi ci sono poche cose che il denaro non può comprare: in alcune carceri possiamo comprarci una cella migliore, ci sono società di pubblicità che, in America, vendono spazi pubblicitari tatuati sul corpo delle persone. Negli ultimi anni, si è passati senza rendersene conto da una economia di mercato ad una società di mercato. "La prima - ha spiegato Sandel - è uno strumento per organizzare la produzione, la seconda è una società dove tutto è in vendita, dove il pensiero di mercato permea tutte le sfere del vivere".
Michael Sandel afferma che virtù come generosità e solidarietà devono stare molto lontane dal mercato. "I valori civici non possono essere beni di consumo. Ci sono sempre più disuguaglianze, una separazione sempre maggiore fra chi ha e chi non ha. La democrazia non richiede un'uguaglianza perfetta, ma richiede che gli uomini e le donne di estrazione diversa si incontrino".
Ci sono alcune cose che il denaro non può ancora acquistare, come l'amicizia: "Possiamo comprare degli amici ma il denaro depaupera questa amicizia del suo valore" afferma Sandel. "Il denaro cambia la natura del bene acquistato, lo deprezza; introdurre un meccanismo di mercato nella vita sociale potrebbe cambiare le dinamiche".
Ci sono scuole in America che si sono messe a pagare gli studenti in cambio di bei voti o di libri letti, una cittadina svizzera ha fatto un sondaggio sulla possibilità di accogliere gratis o a pagamento scorie radioattive sul proprio territorio, una scuola israeliana ha introdotto una multa per i genitori che arrivavano in ritardo a prendere i loro figli con il risultato che sempre più genitori sono arrivati in ritardo. "Quando non c'era la multa i genitori si sentivano in colpa se arrivavano in ritardo, dopo avevano invece la percezione di pagare un servizio". La scuola ha quindi sospeso la multa ma il numero dei genitori in ritardo è aumentato.
Dunque gli incentivi creano comportamenti perversi, corrompono gli atteggiamenti come il senso di responsabilità e poi non è facile invertire la rotta. "La condotta, le regole morali possono essere svilite dal mercato e poi non è così facile ripristinarle".
Da qui un monito. "L'economia deve cambiare, non bisogna porsi domande solo sull'efficienza economica, ma piuttosto se i meccanismi che si vogliono introdurre nel mercato non eroderanno le norme sociali. Se questo avviene, dobbiamo allora chiederci se l'aumento di efficienza vale la perdita di questi comportamenti".
Esatto, ne vale la pena?
C.Perer
Autore: Corona Perer
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