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Mira, il museo in realtà aumentata

C'è un nuovo modo di percepire l'arte, la cultura, la poesia: virtuale.

C'è un nuovo modo di percepire l'arte, la cultura, la poesia: virtuale. Se sia migliore o no lo diranno i posteri.

A Genova, a Palazzo Ducale,  è stato presentato il MIRA, Museo interattivo in realtà aumentata, dedicato al poeta e intellettuale Luciano Morandini (1928-2009) e ai tanti rapporti che egli ha intrattenuto con figure di spicco della poesia, dell'arte e dell'impegno politico italiani e internazionali.

Il MIRA è stato realizzato per essere ospitato all’interno della sede permanente di Villa Dora a San Giorgio di Nogaro, in provincia di Udine, dove Morandini era nato, oggi sede della Casa della Poesia.

Il progetto, elaborato dell’architetto Gabriele Pitacco  è stato concepito con l’idea di trasformare un ambiente fisico nell’inizio di un percorso per un museo nel quale fruire di un’esperienza immersiva in presenza di opere e documenti digitali.

 

Nel progetto gli ambienti del museo sono pensati per espandersi virtualmente e svilupparsi in uno spazio architettonico concepito per dare luogo a sconfinamenti dimensionali e cognitivi.

Nel percorso si incontrano contenuti sia reali, come una selezione dei quadri del lascito Morandini (che raccoglie le opere di alcuni tra i maestri friulani del dopoguerra) sia virtuali come ologrammi volumetrici delle sculture, video immersivi a 360° delle performance, opere multimediali a lui dedicate e il reading delle poesie di Luciano Morandini.

E sarebbe bello sapere cosa direbbe di queste modalità tecnologiche per usufruire del suo pensiero.

 

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