Cervia, la città del sale
Il Musa racconta la città-fabbrica, edificata da due Papi per il suo oro bianco
di Corona Perer - Cervia è la città del Sale e tutta la sua storia è legata a questo prezioso elemento naturale ancora oggi estratto negli 827 ettari dell'attuale Salina che alimenta con le sue acque e i suoi fanghi anche le Terme di Cervia.
Ma Cervia è anche legata alla Roma papalina perchè le Saline erano di proprietà del Papa e il rapporto che i cervesi hanno avuto con il Papa è una parte importante della storia e dell'identità cittadina: tuttora lo omaggiano annualmente del sale. Questo oro bianco era prezioso per conservare i cibi e veniva prodotto in quantità tali da far gola a molti potentati dai Da Polenta di Ravenna ai Malatesta.
Il Simbolo di Cervia: una cerva
Anticamente Cervia sorgeva su un'isoletta dove oggi sono rimaste le saline, quando però si diffuse la malaria (più che il virus, molte patologie legate all'aria malsana), fu necessario reperire nuovi spazi e così l'abitato venne smontato e letteralmente rimontato dove si ritrova oggi, con l'antica Torre di San Michele, alta 22 metri, a simbolo del paese.
Dalla cima della Torre di San Michele si gode una meravigliosa vista sulla pineta di Cervia, sui magazzini del Sale, sulle case di salinari e sul porto canale da dove partono le navi del corteo storico della Tenza di Cervia.
Il Porto Canale - foto Corona Perer
Che Cervia si trovi dove oggi la vediamo, lo si deve ad un accordo tra il Papa e i Salinari. L'operazione, parte di fatto nel 1691 quando viene edificata la Torre di fattezze saracene, con scopo difensivo. Era il primo faro di Cervia per chi arrivava dal mare.
La Torre di San Michele
In seguito nasce il magazzino del sale a forma di cattedrale romanica a navata unica. Dunque, prima si pensa a difendere e dare riparo all'oro bianco. Poi, nel 1698 alla città e ai suoi preziosi abitanti tutti dediti all'economia del sale.
I salinari chiesero di edificarla con le pietre della loro vecchia Cervia e Papa Innocenzo XI accettò ponendo la condizione che la città sorgesse su un progetto assolutamente inedito per l'epoca: la città fabbrica con gli alloggi dei salinari e i servizi. Chiamò un ingegnere allo scopo. La città dei salinari è il cuore del centro storico: un quadrilatero con la cinta costituita dalle case a schiera e 4 bastioni per alloggiare i servizi: carceri, forno, macello e ospedale.
In via Edoardo Sacchetti si costeggia uno dei quattro lati del quadrilatero che costituiva il quartiere dei salinari ovvero la città rinata e ricostruita con le stesse pietre di quella che venne abbandonata e smontata.
A raccontare la storia del sale e della città è il MUSA museo del sale di Cervia nato dalla passione e dalla volontà di non disperdere un patrimonio culturale importantissimo per la città. Si deve ad Agostino Finchi, ex salinaro, l'idea di recuperare i materiali legati alla storia della salina di Cervia. E così dalla seconda metà degli anni ’80 con un gruppo di appassionati, Finchi raduna attrezzi, documenti, e tutto quanto possa testimoniare il percorso storico della civiltà del sale di Cervia. Quando nasce il Gruppo Culturale Civiltà Salinara nasce anche il Museo, che apre i suoi battenti nel 2004 e che con una felice intuizione viene chiamato MUSA, cioè appunto Museo del Sale.
Il museo ha sede nell'antico Magazzino del sale, ed è un vero e proprio museo etnologico. Lo gestiscono i salinari, persone che hanno vissuto la realtà descritta nel museo: nelle loro parole mettono esperienza ed un patrimonio culturale di cui vanno fieri. Gli attrezzi che sono in mostra al museo vengono utilizzati nella salina Camillone e quindi chi visita museo e la salina vede gli strumenti di lavoro e l'uso che tuttora viene fatto.
Tra i reperti, di notevole rilievo storico la nave altomedievale venuta alla luce nel 1956, durante gli scavi in una cava di sabbia. Il relitto pare attribuibile al VI-VII sec. Lo scafo a fondo piatto e fiancate tonde, con forme piene e capaci aveva dimensioni ipotizzabili tra i 10 e i 14 metri di lunghezza. Certamente era una nave da pesca o da trasporto.
Che però Cervia fosse già dedita all'estrazione del sale lo attesterebbero le stesse saline dove sono state rinvenute vasche e chiuse del II sec. a.C.
Il museo ha anche una sezione archeologica che ospita, tra i numerosi reperti, anche il frammento scultoreo della Gorgone recuperato in una casa colonica in demolizione.
La Medusa - foto Corona Perer
''E' l'immagine della testa di Medusa che, nei monumenti funerari, è un simbolo della difesa del sepolcro nei confronti dei male intenzionati. Nella porzione laterale del frammento lapideo si vede una figura di rapace, forse un'aquila. Il frammento poteva essere parte di un monumento funerario di epoca romana'' affermano gli studi di Giovanna Montevecchi.
Parte integrante del museo è la salina Camillone, l’antica salinetta dove ancora oggi si estrae il sale di Cervia, presidio Slow Food dal 2004. Il sale è dolce perchè privo di quel retrogusto amarognolo tipico del sale, mantiene le caratteristiche del sale integrale tipico della produzione artigianale cervese. Una fortunata combinazione fra clima e lavorazione fa sì che i sali amari non si depositino sul cloruro di sodio se non in minime quantità, lasciando al sale un gusto particolarmente gradevole e delicato che permette di esaltare i sapori dei cibi senza alterarli.
La tradizione marinara di Cervia viene tenuta in vita dalla Tenza di Cervia. Anticamente le Tenze erano gli squeri ovvero le officine con gli scivoli per il varo delle barche. L'associazione nacque nel 1984 per volontà di Paolo Puzzarini, amico e socio del Circolo Nautico Cervia.
Un uscita con le barche storiche della Tenza di Cervia
Le finalità della Tenza: fare corsi che avvicinano giovani ed adulti al vecchio modo di andare per mare, promuovere e diffondere la ricerca storica e la conoscenza della navigazione a vela e del lavoro delle marinerie, questo è l’obiettivo dell’associazione culturale che insegna anche ad armare ed attrezzare barche a vela al terzo e da lavoro.
Le attività nautiche della Tenza di Cervia iniziano ogni anno con la Cursa di Batell, preludio al ben noto Sposalizio del Mare. E rivolgendosi ai suoi volontari possono essere organizzate gite in barca a vele... Spiegate. Memorabile! Perchè la più bella crociera in mare è quella...mossa dal vento.
Autore: Corona Perer
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