Arte, Cultura & Spettacoli

Gabriella Ciancimino, Getsemani

Museo del Novecento (milano) fino al al 31 Dicembre 2023

Il Museo del Novecento di Milano non può passare inosservato. Sorge a fianco del Duomo di Milano, e fa da quinta alla piazza. Qui hanno trovato posto opere d'arte del XX secolo, che a Palazzo dell'Arengario hanno trovato degna collocazione. Il museo ha assorbito le collezioni del precedente Civico Museo d'Arte Contemporanea (CIMAC)  collocato al secondo piano di Palazzo Reale e che venne chiuso nel 1998.

Dal 18 Dicembre 2022 al 31 Dicembre 2023  ospita “Getsemani”, un wall painting di Gabriella Ciancimino, che riflette sulle dinamiche di “libertà di essere” .

“Getsemani” è inteso come un punto di incontro tra culture diverse: un giardino in cui convivono specie provenienti dalla Palestina - paesaggio del cristianesimo primitivo - insieme a fiori stilizzati tratti dai frontespizi di alcuni libri editi dalla Casa editrice Sociale di Milano, fondata da Rafanelli la quale, nel corso della sua vita, tentò di coniugare il suo pensiero anarchico alla sua ricerca spirituale
sull’Islam.

“La mia ricerca è focalizzata sul concetto di “Relazione” afferma l'artista. "Un’opera è un momento d’incontro/confronto tra individui. Partendo dal presupposto che credo fortemente nel ruolo dell’arte come catalizzatore di cambiamento sociale, il campo di sperimentazione ideale diviene lo spazio pubblico. Nei lavori più recenti, analizzo il rapporto tra esseri umani e piante in Natura alla base della costituzione di un Paesaggio come “luogo” di riflessione e nello stesso tempo di salvaguardia della memoria storica e di azione collettiva”.

“Getsemani” di Gabriella Ciancimino

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Mario Sironi, Sintesi e grandiosità

(marzo 2022) -  Grande e approfondita retrospettiva ripercorre a sessant’anni dalla morte l’opera di Mario Sironi.

''Mario Sironi. Sintesi e grandiosità” è a cura di Elena Pontiggia e Anna Maria Montaldo, direttrice del Museo del Novecento, in collaborazione con Andrea Sironi-Strausswald (Associazione Mario Sironi, Milano) e Romana Sironi (Archivio Mario Sironi di Romana Sironi, Roma). La mostra, come tutte le esposizioni del Museo del Novecento, è nata da un progetto scientifico originale capace di restituire una inedita lettura dell’opera e della vicenda umana dell’artista.

 

Le 110 opere esposte ricostruiscono l’intero percorso artistico di Sironi: dalla giovanile stagione simbolista all’adesione al futurismo; dalla sua originale interpretazione della metafisica nel 1919 al momento classico del Novecento Italiano; dalla crisi espressionista del 1929-30 alla pittura monumentale degli anni Trenta; fino al secondo dopoguerra e all’Apocalisse dipinta poco prima della morte.

Ampiamente rappresentato in mostra è il ciclo dei paesaggi urbani, il tema più famoso di Sironi, che acquista intensità dopo il suo arrivo a Milano nel 1919 ed esprime sia la drammaticità della città moderna, sia una volontà potente di costruire, in tutti i sensi. Numerosi i prestiti da importanti musei come la Pinacoteca di Brera, Ca' Pesaro e la Fondazione Guggenheim di Venezia, il Mart di Trento e Rovereto e diverse collezioni private che hanno consentito di riunire i maggiori capolavori del Maestro. L'esposizione continua negli spazi del Museo del Novecento al quarto piano e in alcune sale a lui dedicate nellai Casa Museo Boschi Di Stefano.

Capolavori monumentali quali la luminosa "Vittoria alata", il gigantesco studio per l’aula magna della Sapienza di Roma, il visionario "Condottiero a cavallo" (tutti realizzati nel 1935) e il potente studio preparatorio, lungo quasi sei metri, della "Giustizia Corporativa" (1937-38), testimoniano il suo legame alla pittura murale negli anni Trenta, a cui viene dedicato ampio spazio nel percorso espositivo.

Il “viaggio” nell’arte di Sironi termina con i drammatici anni finali dell’artista, tormentato dalla perdita della figlia Rossana, che si toglie la vita nel 1948 a diciotto anni.

 

 

 

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