Ancona, il Museo Omero
Uno dei pochi musei tattili al mondo
Ad Ancona, nelle Marche, c’è uno dei pochi musei tattili al mondo: il museo Omero. Questo spazio, nato per offrire l’esperienza dell’arte in forma sensoriale e accessibile a tutti, e in particolare ai non vedenti e agli ipovedenti, offre con la sua collezione permanente un singolare percorso espositivo: c'è la grande storia dell'arte con le copie dal vero di alcuni fra i più grandi capolavori scultorei della storia, dal Discobolo di Mirone alla Nike di Samotracia, dal Poseidone alla Venere di Milo, dalla Pietà vaticana alla Pietà Rondanini, cui si affiancano i modelli di opere architettoniche quali il Partenone, il Duomo di Firenze, San Pietro in Vaticano, per citarne alcuni.
E non manca una sezione d’arte moderna e contemporanea con un numero cospicuo di opere di grandi maestri.
Fino all' 8 marzo 2020 la Sala Vanvitelli, nella Mole Ancona, ospita la mostra "Toccare la Bellezza" che vuole riflettere sul valore estetico della tattilità incontrando il pensiero e i materiali di Maria Montessori, le idee e i lavori originali di Bruno Munari. Filo conduttore il tatto, al quale sono ispirati i nuclei tematici che scandiscono il percorso espositivo: le forme, i materiali, la pelle delle cose, manipolare e costruire, alfabeti e narrazioni tattili.
L'obiettivo dell'iniziativa è promuovere per tutti, nessuno escluso, una significativa esperienza della tattilità dal punto di vista artistico ed estetico.
Del poliedrico artista e designer Bruno Munari sono esposte oltre 100 opere (tra cui un nucleo importante di tavole tattili, realizzate da Roberto Arioli ispirandosi al concetto di "tavole tattili" realizzate da Bruno Munari negli anni 1970), e lavori editoriali, che testimoniano come tutto il suo lungo percorso creativo, a partire dagli anni Quaranta del secolo scorso, sia stato sempre caratterizzato da una forte attenzione ai temi della multisensorialità - della tattilità in particolare - e dall'impiego a livello artistico di una grande quantità e varietà di materiali naturali e industriali anche a fini pedagogici.
Di Maria Montessori sono presentati sia il modello educativo, sia i numerosi materiali, con particolare riferimento a quelli inerenti l'educazione sensoriale e della mano, quest'ultima considerata da lei stessa come "l'organo dell'intelligenza". La mostra è anche un’occasione per celebrare, nel 2020, la ricorrenza dei 150 anni dalla nascita di Maria Montessori. Il percorso della mostra è arricchito da approfondimenti, ambienti e stanze interattive.
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