Abano Terme, Villa Bassi Rathgeb
Mostra dedicati alla ritrattistica femminile
(Abano Terme - C.Perer) - Villa Bassi Rathgeb, cinquecentesca dimora di grande eleganza, è oggi un museo. Piena espressione architettonica della cultura veneta ad Abano Terme ha arricchito con le sue iniziative culturali l'attratività della città termale.
Attualmente è in corso una mostra dedicata a Cesare Tallone (1853 – 1919) direttore all’Accademia Carrara di Bergamo, professore di pittura a quella di Brera, artista di grande successo, ritrattista della Regina Margherita e fondatore di una delle prime scuole di pittura femminili.
DONNA, MUSA, ARTISTA. Ritratti di Cesare Tallone tra Otto e Novecento, a cura di Raffaele Campion, Silvia Capponi, Elena Lissoni e Barbara Maria Savy, è ospitata nelle sale di Villa Bassi Rathgeb ad Abano Terme (PD) fino al 12 gennaio 2025.
Tra i ritratti della famiglia Tallone, quello della moglie dell’artista, la poetessa Eleonora Tango, e dei figli Guido e Irene, raffigurati dal vero nelle vesti di pastorelli, ciociare, massaie, e talvolta in immagini dal sapore intimo e sognante. la ritrattistica femminile dell’artista, racconta il ruolo delle donne nella società italiana tra fine Ottocento e inizio Novecento.
E' l'occasione per visitare Villa Bassi Rathgeb è la tipica villa veneta per residenza estiva. Il piano nobile è ricco di affreschi che esaltano miti e scene religiose, il trionfo dell'amore coniugale e la superiorità dell'arte della musica e della conoscenza. Un'impronta che si riceve sin dalla splendida Loggia, ingresso originario alla villa.
La villa fu ereditata nel 1776 da Giovanni Dondi dell’Orologio, che decise di collegarla ai “bagni” (da lui stesso aperti) e al Montirone con uno stradone: l’attuale via Mazzini.
''Questo fu un passo fondamentale, perché nel lontano Settecento, Dondi dell’Orologio, con questo illuminato intervento urbanistico, individuò la sua residenza quale fulcro dell’attività culturale del territorio'' afferma Cristina Pollazzi, che da Assessore alla Cultura del Comune di Abano, ha voluto fortemente lavorato per l’apertura di questa Villa-Museo. "Fin dalla metà del ‘400 ha avuto funzione di collante territoriale tra città e campagna ed ha imposto il gusto del Bello e dell’Ospitalità".
Oggi è un altro piccolo diamante incastonato nella già ricca offerta che una città termale come Abano può offrire ai suoi 2 milioni di turisti l'anno, offrendo al comprensorio turistico "Terme-Colli" un motivo in più per arrivare da queste parti, dove anche il Petrarca provò sulla sua pelle la bontà ed efficacia delle acque termali.
Gli affreschi del salone adibito a sala per conferenze o concerti, trattano il tema della fedeltà attraverso la vicenda dei coniugi Cefalo e Procri il cui amore fu turbato da tradimenti reciproci. Del mito, tratto dalle metamorfosi di Ovidio, vengono rappresentati i momenti di seduzione inganno e tragedia l'epilogo mostra la disperazione del giovane nell'aver scoperto di aver accidentalmente ucciso la moglie che per gelosia lo aveva seguito di nascosto durante una battuta di caccia.
Dopo molti passaggi di mano, divenne proprietà comunale nel lontano 1979 e a partire dal 1995 si è provveduto al suo recupero e restauro per farne la "casa" del patrimonio donato alla Città dalla vedova di Roberto Bassi Rathgeb, illustre collezionista, storico dell’arte e intellettuale bergamasco.
Sebbene l'edificio venisse subito destinato a centro culturale, espositivo e a biblioteca, servirono quasi due decenni per definire il progetto di conversione della nobile Dimora al nuovo uso pubblico e programmare i lavori di restauro. Nel dicembre 2018 il Comune di Abano Terme, con Regione Veneto e Soprintendenza, l'hanno aperta al pubblico come Museo Bassi Rathgeb. E sia gli spazi interni che quelli esterni sono utilizzati per produrre e propore cultura e grandi eventi.
Nei saloni affrescati del Piano Nobile si respira il gusto di un epoca e quel collezionare quasi ossessivo che ci permette oggi, grazie all'intuito di pochi di avere opere di enorme pregio ...per tutti. Al primo piano sono tornati i mobili d’epoca, i dipinti, le armi e armature, collezionati dal raffinato intellettuale bergamasco. La sua Quadreria è al secondo piano della dimora, un tempo usata come foresteria. Negli ambienti ipogei della Villa, di grandissimo fascino, sono ospitati invece eventi temporanei e stage.
Oggi è il museo civico di Abano Terme, aperto alle visite dei molti turisti che amano la città termale.
info: museovillabassiabano.it
Autore: Corona Perer
www.giornalesentire.it - riproduzione riservata*
Commenti (0)
Per lasciare un commento