Omaggio a Dalida icona di moda
Fu poliedrica donna di spettacolo, ballerina, cantante e attrice
Dalla sua tomba appare come una dea pronta a calcare la scena. Yolanda Gigliotti nasce nel 1933 e diventa leggenda come Dalida, cantante attrice e ballerina, un’artista poliedrica dalla vita costellata di successi e drammatiche vicende sentimentali. A Parigi, negli anni ’50, inizia la sua ascesa nel mondo dello spettacolo, ed oggi il fantastico guardaroba di scena è diventato una mostra ospitata al Palais Galliera di Parigi con il titolo “Dalida, Sa garde-robe, de la ville à la scène” con la collezione di eccentrici abiti, indossati dalla cantante franco-italiana negli anni d'oro. Curata da Sandrine Tinturier, è stata voluta dal direttore Olivier Saillard ed Alexandre Samson responsabile delle collezioni contemporanee.
L’evoluzione della star franco-italiana viene narrata dai vestiti-bustier e i prendisole da starlet degli anni '50, continuando con gli abiti da diva degli anni '60 e con il "periodo bianco" (dopo il tragico suicidio di Luigi Tenco a Sanremo), fino ad arrivare alle mise sexy da dance-music, tra paillettes e fantasie maculate. In mostra ci saranno gli abiti New Look di Carven degli anni Cinquanta, gli scamiciati di Balmain dei Sessanta, i classici senza tempo di Yves-Saint Laurent, le pellicce eccentriche firmate Jean Dessès e i brillanti costumi di scena anni 70.
Tra i numerosi modelli che ripercorrono tre decenni di moda - cinque sono della Maison DAPHNÉ di Sanremo, che ha vestito molte delle cantanti e dei personaggi del jet set internazionale come Dalida, la quale amava scegliere abiti ricercati, spesso arricchiti da preziosi ricami .
Dalida, fu poliedrica donna di spettacolo, ballerina, cantante e attrice affascinante. “Amava la moda e con la sua figura scolpita era molto facile da vestire” - così racconta la Sig.ra Daphne, fondatrice dell’omonimo Atelier. Sofisticata nei movimenti e sempre impeccabile, la cantante era ed è tutt’oggi un’icona glamour.
L’importante mostra, voluta dal Palais Galliera - Musée de la Mode di Parigi a 30 anni dalla morte della cantante (e a 50 da quella di Luigi Tenco) potrebbe essere replicata a breve in Italia. Essa mette in risalto la personalità irrisolta dell'artista franco-italiana, donna talentuosa e fragile, sex symbol, icona di bellezza ed eleganza. La sua vita, coinvolgente e senza freni, è tutta un'antitesi, dove il travolgente successo finisce quasi per cancellarne e poi distruggerne la personalità.
Autore: Segreteria di Redazione
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