''Da Cambiaso a Magnasco. Sguardi genovesi''
Genova, la nuova mostra a Palazzo della Meridiana
Quando nel 1847 il palazzo fu venduto al marchese Nicolò De Mari, l'introito all'epoca fu di 400.000 Lire. Una cifra da capogiro se si considera il tempo.
Del resto Palazzo Grimaldi della Meridiana, più noto come “Palazzo della Meridiana”, era già allora una struttura sorprendentemente elegante in cui ancora oggi convivono armoniosamente architetture e stili diversi, affreschi e decorazioni pittoriche di grandissimo pregio, un delizioso spazio all’aperto. E poi in posizione centralissima, nell’area storica più visitata di Genova: ecco le caratteristiche di Palazzo della Meridiana, cinquecentesca dimora storica che ha riaperto i suoi ambienti nell’Autunno 2010.
Oggi è una prestigiosa sede espositiva. La nuova mostra, la quinta dal 2016 a oggi, si intitola “Da Cambiaso a Magnasco. Sguardi genovesi” aperta da oggi fino al 28 giugno 2020.
Per la prima volta una mostra indaga in modo approfondito e trasversale l’importante capitolo della ritrattistica genovese dalla metà del Cinquecento – dominata da un gigante della pittura come Luca Cambiaso – fino alla prima metà del Settecento, quando con Alessandro Magnasco e poi anche Mulinaretto e altri, si assiste ad una evoluzione.
Nelle 5 sale espositive al primo piano nobile del palazzo cinquecentesco che fu dei Grimaldi, a due passi da Strada Nuova, sfilano personaggi illustri e ben noti accanto a volti meno noti.
In mostra una quarantina di opere. Oltre a tele di Cambiaso e Magnasco, opere di Domenico Fiasella, Giovanni Benedetto Castiglione, Giovanni Battista Gaulli, Gio. Enrico Vaymer, Domenico Piola, Gio. Bernardo Carobene, Jan Roos, Bernardo Strozzi, il Mulinarettto e molti altri.
E' l'occasione giusta per visitare la dimora edificata a partire dal 1541 al 1545 da Gerolamo Grimaldi Oliva, banchiere e mercante genovese. L’edificio, costruito quando ancora non esistevano né il tracciato né i Palazzi di “Strada Nuova”, oggi via Garibaldi, fu lasciato nelle mani di Battista Grimaldi, figlio di Gerolamo che portò a compimento la decorazione interna del Palazzo con interventi di G.B. Castello detto il Bergamasco, di Luca Cambiaso, di Battista Perolli e di Lazzaro Calvi.
Quando vennero aperte, dapprima “Strada Nuova”, e successivamente, tra il 1778 e il 1786, “Strada Nuovissima”, oggi Via Cairoli, a collegamento tra le due strade fu creata la Piazza, su un’area sottostante il Palazzo che ospitava un tempo i Giardini del Doge Giacomo Brignole.
Si rinnovò così la facciata sud del Palazzo, su progetto di Giacomo Brusco, e la Piazza prese il nome di “Piazza della Meridiana”.
Nel luglio 2006 i 42 Palazzi dei Rolli - di cui fa parte Palazzo della Meridiana - e le “Strade Nuove” di Genova sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità Unesco.
L’edificio è stato sottoposto ad un complesso restauro conservativo dal 2006 al 2010, anno in cui la nuova proprietà ha riaperto al pubblico i saloni nobili per visite guidate ed eventi (privati , business, culturali ed istituzionali).
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