Arte, Cultura & Spettacoli

Paolo Uccello, ecco cosa è l'Arte

''L'arte è un modo di tenere i piedi poggiati saldamente sulle nuvole''

''L'arte è un modo di tenere i piedi poggiati saldamente sulle nuvole'' disse Paolo di Dono, ovvero Paolo Doni, detto anche Paolo Uccello (Pratovecchio, 15 giugno 1397 – Firenze, 10 dicembre 1475).

Pittore e mosaicista, fu tra i protagonisti della scena artistica fiorentina della metà del XV secolo. Certamente va annoverato tra i maestri del '500.

Fu soprannominato "Paolo Uccello" perché amava soprattutto dipingere animali, e in particolare gli uccelli. Secondo quanto racconta Giorgio Vasari nelle sue Vite, Paolo Uccello «non ebbe altro diletto che d'investigare alcune cose di prospettiva difficili e impossibili».

 

Figlio di un chirurgo e barbiere, Dono di Paolo di Pratovecchio, cittadino fiorentino dal 1373, e della nobildonna Antonia di Giovanni del Beccuto crebbe in un casato benestante, i Doni, che fra Tre e Quattrocento avevano dato otto priori, mentre la madre era di una famiglia di nobili feudatari, che aveva le proprie case nei dintorni di Santa Maria Maggiore, chiesa in cui i Del Beccuto possedevano tre cappelle che fecero decorare (una delle quali dallo stesso Paolo).

Ad appena dieci anni fu con Donatello nella bottega di Lorenzo Ghiberti, impegnato nella realizzazione della porta nord del Battistero di Firenze (1403-1424) potendo apprendere quel gusto per l'arte tardo gotica che fu una delle componenti fondamentali del suo linguaggio. La costruzione prospettica e l'adesione al clima fiabesco del gotico internazionale, fa di Paolo Uccello una figura di confine tra i due mondi figurativi, un percorso artistico tra i più autonomi del Quattrocento. E tuttavia si distinse per l'abilità nel riempire i vuoti prospettici con animali, in particolare uccelli.

E fu osservandoli e ammirandone l'arte che identificò la sua arte con il volo. Tanto da fargli dire...''L'arte è un modo di tenere i piedi poggiati saldamente sulle nuvole''.

Magnifico, non è vero?

cp

 

 


Autore: Corona Perer

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