Pella, la culla di Alessandro Magno
Tappa irrinunciabile per chi ama l'archeologia
Pella è la città del grande condottiero. Vale certamente la pena visitarla. Distante una sessantina di chilometri da Salonicco a cui è collegata da una delle grandi arterie di percorrenza del paese, la E90, fu fondata da re Archelao e divenne capitale del Regno di Macedonia.
Sorta alla confluenza di due fiumi, in un golfo che oggi non esiste più (è distante circa 20 km dal mare e dal golfo di Salonicco), fu la capitale del Regno di Macedonia e poi dell'impero grazie a Filippo II padre di Alessandro Magno.
Città mercantile per eccellenza era dotata di una vasta Agorà che è stata riportata alla luce: un immenso quadrilatero con colonnato (foto di copertina) dove si affacciavano i negozi e i laboratori del tempo. Preziosi mosaici sono stati rinvenuti nelle domus all'entrata.
Questo regno, venne distrutto e saccheggiato dai Romani che vinsero i Macedoni a Pidna. Privata della maggior parte dei tesori, accumulati grazie alle gesta di Alessandro andò incotro alla decadenza. Fu poi il terremoto a distruggerla quasi totalmente nel 180 d.c.
Sulle colline di questa che oggi è una piccola cittadina c'è un magnifico museo. E' certamente una tappa importante da includere nel viaggio, magari anche per rimettere a posto alcune informazioni storiche. Il Museo Archeologico di Pella si trova in piena campagna sulla stessa linea d'orizzonte degli scavi. Ospita reperti macedoni importantissimi.
Aperto nel settembre 2014, in piena crsi economica dal Ministro della Cultura, Costas Tasoulas, raccoglie le ricerche degli ultimi 25 anni, tra cui corone d'oro, maschere, gioielli, vasellame, armi decorate in oro, sculture, ceramiche e molti altri reperti provenienti dalla necropoli di Aeges e Archontiko del periodo arcaico di Pella (dal VII al VI secolo aC).
Assolutamente da vedere.
E tormati a Salonicco imperdibile una passeggiata sul lungomare all'ombra del monumento ad Alessandro il Macedone.
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Autore: Corona Perer
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