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Una perla nella roccia: l'eremo di San Colombano

Trentino: vi arrivò nel 753 un monaco eremita

Si trova nel territorio del Comune di Trambileno anche se viene associato alla città di Rovereto. L'eremo di San Colombano è incastonato nella roccia e si affaccia sul Leno sopra una gola che lo rende ancra più suggestivo. Ed è una vera perla, scolpita nella roccia.

Vi arrivò un monaco eremita che si inerpicò sul costone dove evidentemente aveva notato una cengia: qui edificherà la sua cella. Oggi vi si arriva dopo aver percorso uno ad uno i 102 scalini. La leggenda narra che San Colombano uccise il drago che uccideva i bambini battezzati nella acqua del Leno. Un'iscrizione accanto al campanile fissa la sua storia: anno 753.

I primi documenti che attestano un lascito alla chiesa di San Colombano risalgono al 1319 e sono firmati dal conte Guglielmo Castelbarco.

L'eremo, noto come «Grotta dell'Eremita», fu custodito ed utilizzato dai monaci devoti al santo irlandese (San Colombano abate) fino al 1782, anno in cui venne abolito il romitaggio da parte della politica laica di Giuseppe II d'Asburgo.

Oggi è più noto ai turisti stranieri che a quelli italiani.

Sono in corso lavori di consolidamento e restauro.

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