foto: by Marco Ferri comunicazione
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Arte, Cultura & Spettacoli

Lorenzo Quinn, l'artista delle mani

Souls of Venice, un'altra opera di speranza dell'artista delle mani

Si chiama "Anime di Venezia – Souls of Venice", la nuova creazione di Lorenzo Quinn che è  esposta a Venezia, dallo scorso 20 aprile (fino al 15 settembre 2024), in onore delle celebrazioni Marco Polo 700 anni, nel settimo centenario dalla morte e in concomitanza con la 60ma Biennale d’Arte.

L'opera, costituita da 15 statue realizzate in mesh, un intreccio metallico, rappresenta alcune tra le Anime più significative nei secoli della Serenissima, a suggellare l'unione e la simbiosi tra la Città e tutte le sue Arti, espresse dai Veneziani che l'hanno resa immortale.

 

L'installazione è collocata nell'Androne di Ca' Rezzonico, lo splendido e imponente edificio affacciato sul Canal Grande progettato da Baldassare Longhena, sede del Museo del '700 veneziano: un progetto sorprendente e iconico che marca in modo indissolubile il legame d'amore tra Venezia e Lorenzo.

"Anime di Venezia – Souls of Venice" è una assoluta novità nella produzione di Quinn: per la prima volta un'opera a sfondo storico, pensata proprio per il museo, "prende vita" grazie anche all'introduzione di uno strumento contemporaneo: la realtà aumentata, declinata attraverso una visione poetica e magica.

Il progetto, in collaborazione con Fondazione Musei Civici, gode del Patrocinio di Città di Venezia e Comitato per le Celebrazioni di Marco Polo 700.

3 maggio 2024

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Lorenzo Quinn: ''Impariamo a dare''

Ecco il perchè delle mani: sono messaggio di speranza

“Nella vita per ricevere bisogna dare. E tutti noi abbiamo ricevuto e continuiamo a ricevere molto dalla terra" afferma l'artista Lorenzo Quinn scultore noto per le sue grandi installazioni di mani. Nel 2020 in piena pandemia decise di costruire un messaggio di speranza e proporlo (prima di donarlo) a Boboli, luogo della bellezza e del verde.

Molte delle sue opere più famose rappresentano espressive ricostruzioni delle mani umane: "volevo scolpire quella che è considerata la parte del corpo umano più difficile e tecnicamente più impegnativa. - afferma Quinn - La mano detiene così tanto: il potere di amare, di odiare, di creare e di distruggere".

Lorenzo Quinn, scultore figurativo italo-americano di fama internazionale, è nato a Roma nel 1966 dall'attore messicano-americano premio Oscar Anthony Quinn e dalla sua seconda moglie, la costumista Iolanda Addolori. Durante gli anni di studio all'American Academy of Fine Arts di New York, Quinn realizza che, tra tutte le arti, il suo futuro sarebbe stato la scultura. Tutte le sue opere di arte pubblica, come anche i suoi pezzi più piccoli, trasmettono la sua passione per i valori eterni e le emozioni autentiche.

Ma perchè l'uso ricorrente del soggetto mani? "Il mio vuole essere un messaggio di speranza. La mano dell’uomo è mia, quella della donna è di una modella, la loro unione rappresenta tutta l’umanità. Il bianco è il colore della purezza e dell’innocenza, della colomba e della pace. Offrire un ulivo è come dare un messaggio universale” afferma Quinn. ‘Give’ (2020) è stata pensata per essere donata alla città di Pietrasanta, nel Parco Internazionale di Scultura. Ma prima della consegna è stata esposta in anteprima nel Giardino di Boboli.

Quinn, conosciuto al grande pubblico per le mani installate in Canal Grande a Venezia nel 2017 durante la Biennale dell'Arte, torna ad esplorare i significati del suo soggetto preferito. La nuova opera simboleggia il senso del donare senza ricevere.

L’ispirazione è maturata dal rapporto tra l’umanità, il mondo e in particolare la natura che ha sempre dato e continua a dare senza pretendere niente in cambio. L'artista ha realizzato la scultura in resina e materiale riciclato, in modo da trasmettere un messaggio basato sulla sostenibilità ambientale. La mano di un uomo si unisce a quella di una donna per sottolineare il valore del dare. L’opera è portatore di un messaggio di pace rivolto all’umanità e simboleggiato da una pianta di ulivo.

 

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Baby 3.0, opera di speranza

Venezia 30 luglio 2022 - La creazione monumentale di Lorenzo Quinn "Baby 3.0"  è simbolo di rinascita, tributo verso il mistero della vita che accomuna ogni essere umano e dà speranza per il futuro.

Collocata nel giardino di Palazzo Corner della Ca' Granda a San Marco, splendido e imponente edificio progettato da Jacopo Sansovino, sede storica della Città metropolitana di Venezia e sede della  Prefettura, "Baby 3.0" è una scultura sorprendente e iconica che si staglia sul Canal Grande intessendo con le sue acque magici riflessi.

"Venezia per me è molto importante sia dal punto di vista personale che per la mia carriera artistica. Qui ho esposto le mie opere più importanti e con "Baby 3.0" chiudo un ciclo e ne apro un altro: è una rinascita. Questo lavoro di giorno quasi sparisce", spiega Quinn, "mentre di notte prende vita, acquistando una maggiore forza come se la notte fosse il momento del concepimento dell’opera e della vita umana”.

Foto By Antonino Barbuto

 

In rete d'acciaio inossidabile e fusione di alluminio, alta 7 metri e larga quasi 9, l'opera rappresenta un bimbo nel grembo materno, mònito a ridare valore alla vita e ai cambiamenti necessari per un domani migliore per l'Umanità e l'ambiente. Un lavoro di grande poesia che di notte assume ulteriore forza evocativa e pienezza della composizione.

Amira Gad, curatrice e scrittrice scrive: "paradossalmente per l'attività artistica di Lorenzo Quinn, questa scultura è a un tempo monumentale per dimensioni ma intima nel sentimento che genera. Ci invita ad entrare in un bozzolo''.

Lorenzo Quinn, arista figurativo ormai di fama internazionale, avvia con Baby 3.0 una nuova fase del suo percorso artistico: "Siamo in un momento storico molto importante: speriamo possa essere la fine di un ciclo e l’inizio di uno nuovo più positivo, basato sull'amore, sull'empatia, sulla gentilezza e sul rispetto. Questa scultura vuole cercare un dialogo, una rinascita dell’umanità partendo, metaforicamente, dal ventre materno."

Le opere monumentali di Lorenzo Quinn, come anche i suoi pezzi più piccoli, trasmettono la sua passione per i valori eterni e le emozioni autentiche. In particolare, molte delle sue opere più famose rappresentano espressive ricostruzioni delle mani umane.

Negli ultimi due decenni, le opere di Lorenzo Quinn sono state esposte in tutto il mondo. Tra le sue opere monumentali si ricordano "Support" (2017) esposta a Venezia - le mani di un bambino che dall'acqua del Canal Grande sorreggono Ca' Sagredo, in una denuncia contro l'inquinamento della città e "Together" (2021), opera di land art presentata prima a Cannes e poi nell'esposizione "Forever is Now" in Egitto, in occasione del primo evento di arte contemporanea tenuto nel sito UNESCO delle Piramidi di Giza e "Force of nature" (2017), alta cinque metri installata sulla sommità del Museo di Arte Moderna di Shanghai, per ricordare il grande potere della natura.

Venezia 30 luglio 2022

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