La mia canzone? Pino Daniele ''A testa in giù''
Il respiro della fatica e delle giornate infinite
di Tiziana Bolognani, giornalista - La mia canzone del cuore è legata alle giornate passate con le cuffie in testa, davanti al microfono della radio, l'amore della mia adolescenza che è stato prima un hobby e poi un lavoro dopo la maturità.
C'era “Nero a metà” l'album di Pino Daniele e “A testa in giù” è il pezzo che ascolto ancora oggi. E' il racconto del dietro le quinte di un'artista, dei viaggi in autostrada per raggiungere un palco diverso ogni sera.
“Ma che vuoi se tutto non è come sei, me che vuò cchiù (che vuoi più o di più)” canta l'immenso Pino e lì mi fermo quando mi guardo attorno, talvolta smarrita, in mezzo al caos della vita.
L'autostrada è stata mia compagna fedele per oltre 5 anni, all'inizio “un muro pieno di felicità” fino a quando mi sono trovata “a testa in giù”, al bivio che mi ha riportato finalmente a casa.
“Ma che vuò, che vuò cchiù, ma che vuoi se non respiro mai” … Il respiro della fatica, delle giornate infinite, il non respiro di oggi contenuto da una mascherina. “Mentre il buio se ne va”.
ASCOLTALA QUI
A testa in giù
Pino Daniele (1980)
Quell'autostrada è un muro
Pieno di felicità
Ed io rimango sveglio
Cercando qualcuno che vuole fumare a metà
E correndo te ne vai
Chiudi gli occhi e non ci sei
E hai voglia di un caffè
Che ti tiri un po' più su
Ma che vuò' cchiù
Ma che vuoi se tutto non è come sei
Ma che vuò' cchiù
Ma che vuoi se non respiro mai
E non so che giorno è
Mi sconvolgo sempre un po'
Per gridare qualche nome che ho inventato e non lo so
Ma che vuò'
Che vuò' cchiù
Il feeling è sicuro
Quello non se ne va
Lo butti fuori ogni momento
È tutta la tua vita che sai di essere un nero a metà
Mentre il buio se ne va
Ti ritrovi a testa in giù
Perché hai dato sempre tanto e adesso nun 'o tiene…
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