L'invasione del poligono del Giappone
Allarme Reynoutria Japonica: sta soppiantando la flora alpina
Il contenimento della diffusione di specie esotiche invasive ha un primo obiettivo: l'eradicazione del ''poligono del Giappone'' conosciuto in botanica come "Reynoutria Japonica". Questo arbusto sta velocemente soppiantando la flora locale con importanti conseguenze non solo sulla biodiversità, ma anche sulla stabilità delle rive dei corsi d’acqua, uno dei principali vettori di distribuzione.
Reti di Riserve e Parchi riceveranno in Trentino fondi per l’eradicazione di nuclei isolati, posti in luoghi di interesse naturalistico, dove l’intervento può effettivamente contribuire al ripristino dell’area nelle condizioni originarie, andando a favorire le specie locali.
Serve ache il coinvolgimento di più portatori di interesse, anche i privati che vanno sensibilizzati e uniti da un obiettivo comune di recupero della agro-biodiversità nel paesaggio rurale. Per questo la Provincia Autonoma di Trento ha approvato 15 progetti presentati da Comuni, Comunità, Parchi e Reti di riserve finanziati con 444.000 euro per difendere la biodiversità degli habitat locali.
Il Piano di sviluppo rurale 2014-2020 della Provincia di Trento (PSR) finanzia iniziative tese a migliorare la biodiversità dei paesaggi agricoli tradizionali e ripristinare habitat per specie di flora e fauna. Sono state ammesse a contributo iniziative proposte in prevalenza da Parchi naturali e Reti di Riserve, ma anche progetti presentati da amministrazioni comunali e aziende agricole, attraverso una sorta di operazione di “ringiovanimento”, volta a ridare luce e vigore a specie (quali alcune orchidee), che soffrono dell’ombreggiamento.
Grazie ai fondi PSR verranno effettuati anche interventi a favore della fauna, in particolare degli anfibi, andando a recuperare e realizzare pozze per scopi naturalistici in Valle dei Laghi e Vallagarina: piccoli specchi d’acqua di fondamentale importanza per la riproduzione di queste specie, spesso bonificati per rendere più agevoli le pratiche agricole.
Torbiere e canneti,saranno portate a stadi più “primitivi”, eliminando piccoli alberi, arbusti e l’esuberante cannuccia di palude che condurrebbero torbiere e specchi d’acqua verso il naturale interramento e la conseguente evoluzione a bosco. Anche in questo caso, l’obiettivo è quello di conservare la biodiversità collegata a questi ambienti instabili e per questo particolarmente preziosi e fragili, habitat di numerose specie di flora e fauna.
Con una parte dei fondi anche il citato intervento (sperimentalie e già in atto) volto al contenimento della diffusione di specie esotiche invasive come il "poligono del Giappone" che sta velocemente soppiantando la flora locale.
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