Benedetta sia l'aloe
Ottima per la pelle ma anche per l'artrite
Fa bene alla pelle (che rigenera), aiuta nei processi di cicatrizzazione, ma per via interna libera il corpo dalle tossine ed è preziosa epersino per curare gli effetti delle radiazioni. Avere una pianta di aloe sul balcone può essere utile anche in emergenza nel caso di una scottatura e per impacchi del suo gel in caso di dermatiti batteriche. Oppure per i dolori artritici estraendo il gel fresco e applicandolo nella parte dolorante.
E' arrivata da noi da lontano. L'aloe è originaria della costa nord orientale dell'Africa e del bacino del Mediterraneo. Da qui si diffuse in India, nell'oceano Indiano, e arrivò nel continente Americano. La si trova dal Texas al Messico fino al Venezuela, e anche in Oceania.
L'Aloe Vera è conosciuta da millenni per le sue proprietà medicinali: è citata nell'Antico Testamento, nei Vangeli e in documenti antichissimi che tramandano l'uso dell'Aloe presso gli Egizi, i Cinesi, gli Indiani e i popoli Arabi. Ippocrate (460-337 a.C.), padre della Medicina occidentale, la cita nei suoi trattati, decantandone le proprietà antinfiammatorie, rigeneranti, disinfettanti.
Il nome viene dalla radice greca "Alos", che significa "sostanza salata" forse in riferimento al suo originario habitat marittimo; ma si fa discendere il nome anche dall'arabo "alua", che vuol dire "amaro", come il succo completo della pianta.
Definita pianta dell'immortalità dagli antichi Egizi, veniva piantata all'entrata delle piramidi per indicare il cammino dei Faraoni verso la terra dei morti. I balsami per la mummificazione contenevano aloe. Il documento più antico in cui si fa riferimento all'Aloe vera è il Papiro di Ebers (circa 1500 a.C.), conservato all'Università di Lipsia, dove si elenca le proprietà salutari della linfa di questa pianta.
Il ''De materia medica" trattato di farmacologia scritto da Dioscoride, medico greco (20-70 d.C.), include la pianta nei rimedi per la guarigione di piaghe, cicatrizzazione di ferite, protezione e sollievo contro scottature, pruriti e infiammazioni cutanee. Anche Plinio il Vecchio, nella sua Historia Naturalis descrive gli usi terapeutici del succo d'Aloe per curare ferite, disturbi di stomaco, stipsi, punture d'insetto, problemi orali. Gli Antichi Romani infatti sfruttavano l'Aloe per le sue proprietà cicatrizzanti: era utilizzato sottoforma di balsamo per il trattamento delle ferite di guerra dei soldati.
E' nel Medioevo e Rinascimento che la coltivazione della pianta si diffuse dapprima nei Caraibi e successivamente in Messico e Sud america per opera dei missionari spagnoli.
Attenzione: la pianta può avere effetto lassativo. A scoprirlo furono nel 1851 i ricercatori inglesi Smith&Stenhouse, che isolarono l'aloina la sostanza che produce l'effetto lassativo.
Come detto questa pianta può autare anche a trattare gli effetti devastanti delle radiazioni. A scoprirlo fu Creston Collins nel 1935. Mentre ngli anni '50 il farmacista texano Bill Coats, cominciò a lavorare alla estrazione naturale e da quel momento partì anche produzione e commercializzazione di prodotti a base d'Aloe. Bisogna infatti aver cura di estrarre il gel senza l'aolina e conservare gli enzimi e le vitamine presenti nel succo (C, E e sorbitolo).
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