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G 20: e una videoconferenza no?

Amburgo: la routine delle proteste e i costi del circo

G7, G8, G20: tutte sigle che hanno un unico comun denominatore, ovvero le proteste. Ora, si considerino questi elementi: i costi delle proteste (ovvero i danni); i costi civili (i feriti, le cure di cui necessitano); i costi della sicurezza (non solo il dispiegamento di tanker, celere e similari, ma anche la sicurezza di ciascun potente di turno); i costi per le sedi degli incontri (preparativi, e ancora una volta sicurezza, traduttori ecc); i costi delle trasferte del potente di turno e del suo entourage; i costi di arrangiamento (hotel di lusso, buffet, cene istituzionali), i costi di chi completa il circo (tv, radio, giornali, e stampa in generale).

Una domanda: visti i mezzi risultati (o i mezzi fallimenti) non sarebbe più semplice fare tutto organizzando  una videoconferenza? Possibile che non venga in mente a nessuno?

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