Spagna: l'irrisolta questione Catalogna
Scenari europei in continua evoluzione
"La via è quella dell'autonomia e dell'autogoverno dentro lo Stato" . Lo affermavano a fine 2018 i presidenti delle Provincie di Trento e di Bolzano in una lettera che era stata inviata al governo spagnolo e a quello della Catalogna, ricordando l’esperienza autonomistica di Trentino e Alto Adige, che in una stagione di forti tensioni ha garantito pace e benessere alle popolazioni dei due territori.
I due governatori auspicavano che fra Spagna e Catalogna potesse aprirsi un confronto costruttivo, in un’ottica di rispetto e comprensione delle reciproche posizioni e di valorizzazione delle diverse istanze.
Quel confronto però non c'è stato. L'ex-premier spagnolo Mariano Rajoy ha dovuto far posto a fine 2018 al giovane premier Pedro Sanchez (che lo ha sfiduciato). Ma la navigazione di qest'ultimo non è stato affatto facile e tuttora dipende dagli starnuti dei catalani di Podemos come si legge in una cronaca recente > leggi qui .
La promessa è però la stessa di due anni fa: un negoziato perchè la Spagna resti unita. Dopo 4 elezioni in cinque anni e 10 mesi di potere ingessato la Spagna fa ancora fatica, ma sulla sua strada ha trovato un virus che ha falciato vite e allo stesso tempo ha unito i vivi.
Chi vivrà... vedrà.
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