Robert Mapplethorpe, obiettivo sensibile
L'artista era avido raccoglitore di fotografie storiche
Robert Mapplethorpe, fotografo statunitense di celebrità, soggetti sadomaso e studi di nudo spesso maschili e omoerotici, era avido raccoglitore di fotografie storiche, passione che condivideva con il compagno Sam Wagstaff, la cui collezione fotografica – composta in larghissima parte di ritratti, figure e paesaggi – costituisce un fondo straordinario del dipartimento di fotografia del Getty Museum di Los Angeles.
Per il 2019, trentesimo anniversario della morte del fotografo newyorchese sono state organizzate anche altre iniziative tra cui una grande retrospettiva al Guggenheim di New York e, in Italia, al Museo Madre di Napoli. Una raccolta di 45 foto dell’artista, morto prematuramente di Aids nel 1989, sono state esposte a Roma nel 2019 alla Galleria Corsini, sede delle Gallerie Nazionali di Arte Antica con la mostra, “L’obiettivo sensibile” a cura della direttrice della sede museale Flaminia Gennari Sartori.
“Mapplethorpe non è mai stato alla Galleria Corsini - ha sottolineato la curatrice- ma senz’altro avrebbe trovato interessanti le sale ancora allestite secondo il gusto del cardinale Neri (1685 – 1770), il creatore della collezione che visse in questo appartamento dal 1738 alla morte”.
Drammatico l’autoritratto-testamento dell’artista che sorregge uno scettro che rappresenta la morte. E’ datato 1988, un anno prima della sua scomparsa.
Lo studio delle nature morte, dei paesaggi, della statuaria classica e della composizione rinascimentale sono alla base della selezione delle opere effettuata in collaborazione con la Robert Mapplethorpe Foundation di New York.
La maggior parte delle foto esposte era stata realizzata in studio e i temi scelti erano ritratti di celebrità, soggetti sadomaso e studi di nudo spesso maschili con le notevoli eccezioni della serie dedicata alla culturista Lisa Lyon. Sono in gran parte una drammatica rappresentazione di un certo mondo alternativo della New York degli anni 70-80. Questa mostra alla Galleria Corsini prosegue il dialogo e l’intreccio tra passato e presente, secondo l’azione della direzione del museo romano, cominciato con l’esposizione di Parade di Picasso nel 2017 e la mostra Eco e Narciso nel 2018.
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Autore: Mariella Morosi
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