Scienza, Ambiente & Salute

I Jarawi non sono bestie

Turismo irresponsabile alle isole Andamane

(foto: survival.it) - C'è una  “pratica degradante": i  ‘safari umani’. Un'etichetta che suona greve, ma corrisponde a realtà. Nel 2017 finalmente si cominciò a leggere che sarebbe stata imposta una stretta al turismo (leggi qui > clicca)  perchè l'intrusione del turista in un contesto delicatissimo come le isole Andamane tra i Jarawi, può essere solo essere fonte di disgrazia. Ma purtroppo così non è stato e a quanto si apprende ancora si verificano casi di "safari" proibiti.

Fino al 2017 era più massiccio e centinaia di turisti provenienti dall’India e da altre parti del mondo viaggiavano lungo la strada illegale conosciuta con il nome di Andaman Trunk Road per avvistare membri della tribù degli Jarawa, trattandoli come animali in un parco safari.

Survival International ha levato una voce forte contro questo tipo di turismo e a favore dei Jarawa, un popolo delle Isole Andamane, oggetto della discutibile promozione turistica. In Italia questo appello è stato raccolto dalla Associazione Italiana Turismo Responsabile che raccoglie i cento soggetti italiani più sensibili ai temi della responsabilità nel turismo.

"Non possiamo che condividere questa campagna di Survival, portata avanti anche da una ong local (Search) e chiediamo la chiusura ai turisti della strada che attraversa la foresta degli Jarawa e la creazione di una via di comunicazione alternativa, al di fuori del territorio della tribù".

Aitr ha evidenziato che ogni forma di turismo debba rispettare in primo luogo l’identità e gli interessi delle popolazioni locali, a maggior ragione quando queste appartengano ad una minoranza o ad un’etnia a rischio di scomparsa e quindi il contatto con loro richieda cautele e attenzioni particolari.

Pertanto invitava i suoi soci e chiunque abbia a cuore i principi sopra accennati a sostenere il "no"  con azioni presso le autorità competenti e gli operatori turistici, chiedendo loro di impegnarsi a non effettuare ‘safari umani’.

Ma evidentemente l'azione va svolta anche verso i tours operators che propongono le Isole Andamane. Non sarà facile, ma non è nemmeno impossibile e Aitr che lavora per promuovere la cultura e la pratica di viaggi di turismo responsabile non ha esitato a ingaggiarla.
 

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