Arte, Cultura & Spettacoli

Branding Dalí. La costruzione di un mito

A Palazzo Fondi di Napoli fino al 2 febbraio 2020

''Ogni mattina mi sveglio e, guardandomi allo specchio, provo sempre lo stesso ed immenso piacere: quello di essere Salvador Dalí''. Non c'è frase che rappresenti meglio Salvador Dalí (nato a Figueres nel 1904 dove morì nel 1989).  A Napoli  una mostra inconsueta lo racconta a trent'anni dalla morte.

''Branding Dalí. La costruzione di un mito'' è a cura di Alice Devecchi e mette in luce l'operazione di branding di se stesso, attuata dal genio catalano durante tutta una vita, prima che il brand diventasse tale.

Allestita a Palazzo Fondi in centro storico, dal 25 ottobre 2019 al 2 febbraio 2020, la mostra prende in considerazione una produzione sicuramente meno nota al grande pubblico, che tuttavia aiuta a capire come il grande surrealista si servisse di canali di comunicazione anomali per il tempo per creare il mito di se stesso.

L'esposizione organizzata da LelesArt, in collaborazione con con-fine edizioni e Me-diterranea Art, con il patrocinio del Comune di Napoli, accompagna  il visitatore a scoprire il Dalí comunicatore e attento veditore di sè.

Parallelamente padroneggiava in modo disinvolto l'arte per raggiungere più pubblico possibile. Scopo ultimo: trasferire l'unicità dall'opera d'arte all’unicità dell'artista. Lui era il vero capolavoro.

Il contenitore è interessante: Palazzo Fondi  a soli 19 mesi di attività del progetto di rigenerazione urbana temporanea ha chiamato a sè 200.000 visitatori, svolto 584 giorni di attività, 50 eventi, 26 attività, e generato un indotto complessivo per la città di € 4.471.000.

La mostra sul Dalì-brand sarà ulteriore richiamo perchè consente di ammirare preziosi esempi delle sue poliedriche creazioni dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta: pregiate serie grafiche, manifesti, libri, oltre ad oggetti in porcellana, vetro, argento, terracotta, per un insieme di più di 150 opere, provenienti dalla collezione privata di uno dei segretari personali di Dalí, oggi nella raccolta della società francese Mix's Art.

"Avida Dollars", il celebre anagramma del nome di Salvador Dalí coniato da André Breton, non solo rivela l'intuito affilato del teorico francese, padre del Surrealismo, ma prefigura anche la ricerca ossessiva di successo e denaro dell'artista, e insieme la sua incredibile abilità di trasformare in oro (leggi dollari) tutto ciò che toccava come un "novello Re Mida".
(cperer)

 

Branding Dalí. La costruzione di un mito
25 ottobre 2019 - 2 febbraio 2020
Palazzo Fondi
via Medina 24 - Napoli


 

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