Madre Teresa, il suo amore fu totale
''Se giudichi le persone, non avrai tempo per amarle'' diceva
"Se giudichi le persone, non avrai tempo per amarle." diceva Anjeza Gonxha Bojaxhiu, che da consacrata aveva scelto il nome della mistica francese Teresa di Lisieux. Ha seminato un amore immenso, reale, concreto.
Madre Teresa di Calcutta è morta 5 giorni dopo Lady D, 22 anni fa: era il 5 settembre 1997. Il mondo in quei giorni era stato chiamato a rendere omaggio a due donne molto diverse tra loro, due opposti. L'India si fermò mentre l'occidente era ancora frastornato per la favola della principessa triste che Madre Teresa aveva incontrato pochi mesi prima.
Nata a Skopje il 26 agosto 1910 e morta a Calcutta era una albanese di fede cattolica. Fondò la congregazione religiosa delle Missionarie della Carità. Il suo lavoro tra le vittime della povertà di Calcutta l'ha resa una delle persone più famose al mondo. L’ordine di suore da lei fondato ha oggi più di 700 istituti nel mondo ed è ancora povero come lei lo ha voluto e immaginato.
Il suo volto immediatamente porta a contatto con la verifica. "Quanto amore ci metto io nella mia vita?" ti chiedi guardandola. Madre Teresa di Calcutta ha appunto questo potere: porsi sottoforma di domanda. Imporre una verifica.
Piccola com'era non ambiva alla santità: la viveva ogni giorno, nella sua carne, senza ambire a nulla che alleviare la sofferenza del suo angolo di mondo. Ha vinto il Premio Nobel per la Pace nel 1979, e il 19 ottobre 2003 è stata proclamata beata da papa Giovanni Paolo II.
Papa Francesco a 19 anni dalla sua morte, l'ha elevata agli altari: è la Santa del '900 ed è un modello di carità per ogni uomo contemporaneo.
Madre Teresa ha amato tutto, specie la povertà e i più deboli. E ha amato Dio anche nelle notti - che ci sono state - quando il dubbio si era impossessato di lei. Ma anche in quel momento Dio stava camminando a fianco della piccola grande suora che aveva scelto come abito proprio quel sari bianco con le righe blu che indossavano i paria, la casta degli intoccabili, gli ultimi dell'India. I dimenticati.
(cperer)
www.giornalesentire.it - riproduzione riservata*
Commenti (0)
Per lasciare un commento