Un tempo ospedale oggi museo
Siena, il complesso museale di Santa Maria della Scala
Santa Maria della Scala è un complesso monumentale ubicato nel cuore della città di Siena, di fronte al Duomo. E' una città nella città, che un tempo era ospedale, oggi è un museo. Grazie ad una sapiente opera di restauro e riconversione sono oggi accessibili 20.000 metri quadri dei 350.000 metri cubi dell'intero complesso. Un enorme tesoro di storia che ingloba persino una strada originale del '300 utilizzata come snodo di collegamento interno nelle viscere dell'antico ospedale. Percorrendola si posa il piede sullo stesso selciato che veniva percorso dai Senesi del Trecento.
Al tempo questo era l'ospedale più grande d'Europa. Nato, intorno all'anno 1000 accoglieva i pellegrini lungo la via Francigena, donne sole o fragili, bambini ed anziani.
Nato sulla sommità della collina che ospita la cattedrale, deve il suo sviluppo e la straordinaria conformazione, alla posizione collinare in cui sorge e dove crebbe su vari livelli, digradanti da piazza Duomo fino alla retrostante vallata.
L'ospedale medievale, aveva un rettore e nel corso dei secoli è sempre stato centrale nella vita della città: fino a poco meno di 50 anni era ancora l'ospedale cittadino.
Oggetto di un grande progetto di restauro, accanto ai numerosi spazi aperti al pubblico destinati a museo, aha in dotazione spaziosi ambienti espositivi e di servizio. Al livello di piazza Duomo, attuale ingresso del museo, si aprono gli spazi monumentali, costituiti dagli ampi saloni che accoglievano i pellegrini, e appunto si chiamano "pellegrinai", ci sono le corsie, un ex refettorio, la Cappella del Manto, la chiesa della Santissima Annunziata, varie corti, l'antica spezieria, oggi sede del Museo d’Arte per Bambini e degli spazi destinati alle attività educative e la Sagrestia Vecchia.
Gli affreschi della Sagrestia Vecchia, furono affidati alla mano di Lorenzo di Pietro, e illustrano gli articoli del Credo apostolico, con episodi neo e veterotestamentari: lo spazio ospita un prezioso nucleo di reliquiari dell’ospedale, nato attorno alle reliquie acquistate nel 1359. Sono reperti di grande interesse che sarebbero parte del tesoro di Costantinopoli, appartenuto alla stessa imperatrice: l'ampolla con il sangue di Cristo è un reperto che "tocca" dentro.
Nel corredo di reperti anche un prezioso pendaglio gemmato che al suo interno racchiude reliquie e oggetti miniaturizzati, e altre porta-reliquie finemente cesellati con oro e pietre preziose.
Lascia senza fiato lo straordinario Pellegrinaio maschile, affrescato negli anni Quaranta del Quattrocento da Lorenzo di Pietro, Domenico di Bartolo e Priamo della Quercia con le vicende mitiche e reali della storia ospedaliera e con l’accurata descrizione delle funzioni ospedaliere affidate agli spazi e ai protagonisti (Cura e accoglienza, Governo degli infermi, Distribuzione della limosina, Educazione e matrimonio dei gettatelli).
Nel settore un tempo destinato alle donne e all’infanzia abbandonata, incentrato sulla presenza di due corti, è stata recentemente allestita la collezione Piccolomini Spannocchi, importante collezione di opere raccolte dalle due famiglie e riunite per via matrimoniale nella seconda metà del Settecento.
Nella parte più bassa della struttura, dove lunghe gallerie vennero scavate nell'arenaria, vi è una vera e propria strada, inglobata dall'ospedale nel corso della sua espansione a valle, che costituisce oggi un
affascinante percorso interno di collegamento fra vari livelli.
Gli spazi recuperati ospitano il Museo Archeologico Nazionale che raccoglie le testimonianze e i reperti del territorio senese e di importanti collezioni locali e il percorso "Siena. Racconto della città dalle origini al Medioevo".
Qui si trovano anche le pietre originali della Fonte Gaia di Piazza del Campo. Un capolavoro del primo rinascimento senese che il museo illustra pezzo per pezzo accostando ogni pietra scolpita da Jacopo della Quercia i calchi dell'opera ottocentesca che oggi si ammira nell'iconica piazza antistante il Palazzo del Governo.
Sono inoltre aperti al pubblico la Fototeca e Biblioteca Giuliano Briganti, nonché spazi destinati alle esposizioni temporanee e alla convegnistica.
https://www.santamariadellascala.com/
https://www.facebook.com/santamariadellascalasiena
Autore: Corona Perer
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