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Viaggi & Reportages

Vipiteno-Sterzing, fascino tirolese

Valle d'Isarco, uno dei Borghi più belli d'Italia

(Vipiteno 16 luglio 2024 - Corona Perer) - Vipiteno, la città più a nord d'Italia, è un piccolo gioiello. Conta circa 7.000 abitanti, tre quarti dei quali di etnia tedesca, e pur restando ''piccola'' ha svolto storicamente un grande ruolo strategico. Fu terra di primo approdo per chi arrivava dal Brennero o punto di partenza per chi arrivava da Sud.

Fu così per i Romani che qui arrivarono con due legioni inviate da Ottaviano Augusto attorno al 15 a.C. e vi insediarono un avamposto militare lungo la via Claudia Augusta che chiamarono appunto ''vipitenum'', toponimo che compare fin dai primi secoli dopo Cristo. La prima loro missione fu conquistare i Reti che abitavano in zona con almeno 46 tribù distribuite nell'arco alpino. Dopo averle annesse proseguirono a Nord, fissando ad Augusta la capitale della Rezia. Tutti i traffici commerciali nord-sud passavano quindi per Vipiteno: dal sale che arrivava da Hall in Tyrol in Austria ai metalli come l'argento che venivano estratti nella vicina val Ridanna. E lo è ancora oggi: sono stati calcolati 6000 Tir ogni giorno che percorrono l'A22 verso il Brennero o verso Modena. Ma chi si ferma ed entra a Vipiteno resta incantato.

La città con i vicoli stretti  e le case borghesi e le sue piazze medievali ha un fascino antico: La pittoresca strada principale, formata dalla Cittá Vecchia e dalla Città Nuova, è adornata da palazzi tipici tirolesi del tardo Medioevo.

A dividere la via e le due parti di città, segnando il confine  tra città vecchia (risalente al 1200)  e  quella  ''nuova'' risalente al 1500, è la Torre delle Dodici, simbolo iconico di Vipiteno. Con un'altezza di 46 metri è anche l'edificio più alto.

Fu eretta sopra la porta della città tra il 1468 e il 1472 su disegno di Hans Feuer di Vipiteno con blocchi di granito. Il duca Sigismondo d'Austria in persona pose la prima pietra nel 1469. Aveva principalmente funzione di punto di osservazione sui nemici che si avvicinavano e per segnalare eventuali incendi. Uno di questi fu disastroso: nel 1443 la città andò completamente distrutta e fu ricostruita nell'arco di poco tempo.

Bisogna assolutamente regalarsi il tempo di salire alla torre dalla porticina in ferro con antichissima serratura che si nasconde quasi sotto il volto. Lungo le scale strette si incontra la cella (la torre fu usata anche come prigione), il corposo marchingegno che aziona orologio e campane e la ''stube'' del guardiano.

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La ''Torre delle dodici'' è chiamata così perché i suoi rintocchi richiamavano gli abitanti alla pausa del Mezzogiorno. E' visitabile in alcuni periodi dell'anno (info: www.sterzing.com)

Come detto sono due le città. La parte più vecchia ha avuto origine nel 1200. Nel 1399 fu costruito il primo ospedale all'ingresso nord del centro storico per dare vitto e alloggio a forestieri e pellegrini. Un residuo dell'antico ''ospitale'' è la chiesa di Santo Spirito una delle chiese gotiche meglio conservate di tutto l'Alto Adige. Ha un campanile pensile molto curioso che emerge dalla facciata e all'interno conserva un ciclo di affreschi realizzato nel 1402 da Hans von Bruneck e dalla sua bottega. Un meraviglioso crocifisso scolpito nel 1470 da un unico tronco di pino cembro, domina il piccolo tempio che è di proprietà del Comune.

 

Gli affreschi rappresentano scene bibliche, annunciazione, nascita e passione e resurrezione di Cristo ed hanno una forte impronta giottesca. Ricordano infatti lo stile della cappella degli Scrovegni di Padova che probabilmente i fratelli artisti di Brunico avevano potuto vedere. Curiosa la scena del giudizio finale, ricca di temi classici medievali: fra i dannati l'artista ha inserito Chierici, un Papa e due cardinali. E' l'eco della polemica del periodo sulle prebende della chiesa.

La città nuova è la parte più caratteristica della città e con le sue dimore allineate rappresenta il prestigio e la ricchezza dei cittadini di Vipiteno che, grazie al commercio, avevano costruito enormi e ricchezze.
I palazzi hanno portici e caratteristici e facciate impreziosite da merlature che fungevano da muri tagliafuoco per impedire il propagarsi di incendi dai tetti tra le case, addossate le une alle altre.

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Le case sono strette e alte: nel medioevo infatti l'imposta veniva calcolata sulla larghezza della facciata. Erano invece molto profonde, anche di 40-50 metri con orto interno. Per poter avere luce all'interno della casa c'erano spesso dei cortili interni con numerose finestre mentre in facciata erano gli “erker” (in italiano ''bovindi''), sempre impreziositi da fiori. Oltre ad essere una fonte luminosa ed abbellire la facciata consentiva a chi vi abitava di osservare la vita sulla strada. Vipiteno non a caso è uno dei Borghi più belli d'Italia e ogni anno registra 1.300.000 pernottamenti. La via dello shopping fa di Vipiteno uno dei centri storici più belli d'Italia e una perla dell'Alto Adige. In ogni angolo, in ogni via, c'è qualcosa di tipico e si avverte la grande cura che
gli abitanti hanno per la loro città. Bellissime le insegne storiche delle locande e dei negozi.

Alcune dimore storiche si sono riconvertite in appartamenti e alloggi per i turisti. Elegantissimi quelli di Ida direttamente prospsicienti sul corso princiale (www.ida-apartments.it). Negozi eleganti e tipici fanno di questa via un centro animato e sempre affollato.

Il Municipio di Vipiteno è stato costruito dall'architetto Jörg Kölderer e ancora oggi testimonia la ricchezza e la progettazione urbana classica. Si accede alla sala consiliare costruita nel '400 per il Borgomastro da un delizioso e preziosissimo portoncino in legno che è dotato di un chiavistello degno delle meccaniche dei nostri giorni, Qui si riunisce  ancora oggi  il consiglio comunale.

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Il Palazzo del Comune reca traccia delle visite più importanti ricevute nel tempo: da Massimiliano d'Austria a Sandro Pertini.  Qui si conserva anche la statua del Santo a cui si deve il toponimo Sterzing, che compare per la prima volta in un documento del convento di Sonnenburg del 1182.

Davanti al municipio c'è il monumento a San Giovanni Nepomuceno in marmo bianco. Il santo sorvegliava la sicurezza delle acque.

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Molte le proposte per chi ama la vacanza "attiva": dalle passeggiate sul Monte Cavallo ai percorsi in mountainbike al Mountain Disc Golf. In Val di Vizze si sperimenta il fascino puro delle Alpi. Da qui si sale verso il Gran Pilastro a 3510 m, il punto più alto della Valle Isarco.

Turisticamente Vipiteno possiede tutto quello che si può chiedere ad una vacanza: gastronomia di alto livello dai ristoranti in valle alle malghe in altura. E poi musei e castelli, hotel, appartamenti di qualità, possibilità di praticare sport outdoor, dalla bici al rafting e alle arrampicate. E' la meta ideale per le famiglie con bambini: non mancano infatti aree per il divertimento come il Parco Giochi Rossy Park, con alcuni esemplari di Lama e Alpaca per la gioia dei più piccini. Basta salire sul Monte Cavallo con la cabinovia Rosskopf, che in una decina di minuti porta a 1800 metri di quota. Da qui partono numerosi sentieri da percorrere a piedi o in e-bike. Il 29 giugno è stata aperta anche la Panorama Mountain Coster: si scende in bob su rotaia tra le praterie in tutta sicurezza.

Ci sono chilometri di passeggiate facili per le famiglie o escursioni più complesse, il tutto dentro un ecosistema naturale di grande bellezza.

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A chi pernotta negli hotel, inclusa nel prezzo della camera c'è la ActiveCARD Vipiteno, che viene consegnata all'arrivo e a volte spedita in anticipo se il cliente intende raggiungere la destinazione in treno. In questo caso il costo del biglietto ferroviario da Trento in su è gratuito! La card contiene sconti e agevolazioni nei trasporti pubblici di ogni tipo (dal treno alla funivia) e accessi gratuiti in 80 musei regionali.

In estate o in inverno, c'è sempre qualcosa da fare o da vedere: Vipiteno offre eventi e tradizioni. Ma cosa c'è di più bello a Vipiteno del suo corso principale? E' sempre affollato e sempre affascinante, in tutte le stagioni, specie in estate quando i balconi sono fioriti e curati.

Per chi coltiva un sogno un ultimo suggerimento: fare un'escursione alla Campana dei desideri sulla cima del Monte “Köpfl”. Con un rintocco ben aggiustato, forse si avvera.
Per chi vuole solo pace e relax sorseggiare un aperitivo o un caffè nel corso principale  già vacanza, è già un piacere unico. Viva la prigrizia se possiamo praticarla nella Bellezza!

(corona perer)
17 luglio 2024

INFO
per saperne di più > clicca
Società cooperativa turistica Vipiteno-Val di Vizze-Campo di Trens
tel. 0472 765325

dove dormire: Haus am Turm | Ida Apartments
dove mangiare: Vinzenz enoteca e ristorante
in quota: malga Jorgner Kaser
escursioni: www.montecavallo.com



EVENTI da non perdere - La Festa delle lanterne: 10/17/24/31 luglio, 07/21 agosto 2024 (dallle 19 alle 23)
In sei mercoledì tra luglio e agosto, bande musicali si esibiscono nei vicoli della città medievale. Non mancano punti enogastronomici e prodotti che vengono proposti dagli artigiani locali.
E a settembre Sagra dei canederli: 8 settembre 2024 - Una giornata per “celebrare” il più tipico dei piatti sudtirolesi. La Sagra prevede una grande tavolata di 400 metri allestita nel centro storico dove i tradizionali gnocchi di pane vengono serviti nelle versioni più diverse: da quelli più tradizionali allo speck, a quelli più raffinati al fegato o quelli “stagionali” ai funghi fino a quelli che vengono serviti come dolce.
 

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DA VEDERE A VIPITENO ANCHE...

Grazie alla Active Card Vipiteno si possono visitare gratuitamente ben 80 musei di tutto l'Alto Adige. Due degli 80 musei altoatesini si trovano proprio a Vipiteno. L’antico Ospizio dell’Ordine Teutonico a Vipiteno è sede di due interessanti musei legati tra loro: il Museo Civico di Vipiteno e Museo Multscher.

Il Museo Civico di Vipiteno è situato nell’ala est, nelle sale barocche della Casa dell’Ordine Teutonico. Queste sale sono state costruite negli anni 1752 e 1754 dal barone di Recordin. Il museo raccoglie cartine storiche e vedute della città, documenti e testimonianze della storia di Vipiteno, dell’arte e dell’artigianato locale. Pitture murali mostrano anche la storia dell’Ordine Teutonico.  Durante la visita è possibile vedere la Chiesa dell’Ordine Teutonico consacrata a Santa Elisabetta, che risale al XVIII secolo.

Il Museo Multscher invece è dedicato all’artista Hans Multscher di Ulma (1400 - 1467), al suo interno è possibile ammirare parti del famoso Altare Multscher in stile tardo gotico. L’altare è stato costruito tra il 1456 ed il 1459, ed è un vero capolavoro della sua epoca che presenta influssi artistici dell’arte tedesca. Le quattro famose tavole dell’altare raffigurano scene della vita di Maria così come della Passione di Cristo.

Castel Tasso a Campo di Trens presso Vipiteno è uno dei castelli medioevali meglio conservati dell'Alto Adige. È ben protetto su una collina ed è accessibile tramite un breve sentiero. Il castello fu menzionato per la prima volta in documenti scritti nel 1100, fino alla metà del 13° secolo risiedeva il vescovo ministeriale che gestiva da lì la zona circostante. Nel 1469 è entrato in possesso dei Cavalieri Teutonici, fino al 1809. A seguito il castello è stato lasciato alla famiglia Thurn e Taxis, che ne è ancora proprietaria ed è tenuto in ottime condizioni. All'interno del Castello Tasso c'è la cucina con la stanza di fumo, i dormitori dei soldati e dei servi, la stanza verde dove dormivano i signori con pareti decorate da affreschi floreali, la stanza delle torture e una prigione sotterranea.


info@vipiteno.com
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Autore: Corona Perer

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