Le stragi impunite: da Ustica a Viareggio
La tragedia delle tragedie? Non avere verità
Quarant'anni da Ustica (1980) e 11 anni dalla strage di Viareggio: in entrambi i casi manca verità, manca giustizia. Di Ustica si è scritto e detto moltissimo: mig libici, poi i francesi, gli americani...
Nel caso di Viareggio la rabbia è ancora più forte. Per il treno carico di GPL deragliò in stazione causando uno dei disastri più gravi del nostro paese, con 32 morti, centinaia di feriti e la distruzione tra le fiamme di un intero quartiere, vi fu un processo. Dopo la sentenza della corte d'appello di Firenze, del 20 giugno 2019, che ha sostanzialmente confermato le condanne del primo grado nei confronti dei vertici delle imprese coinvolte, c'è stato il pronunciamento della Corte di Cassazione che ha annullato le condanne pronunciate dalla Corte d’Appello di Firenze contro gli ex amministratori di Ferrovie dello Stato e Rfi Mauro Moretti e Michele Mario Elia.
I giudici della Suprema Corte hanno annullato l’aggravante dell’incidente sul lavoro che di fatto ha fatto scattare la prescrizioni sull’omicidio colposo. La sentenza ha provocato una dolorosa e straziante reazione dei familiari.
Anche quest'anno per la dolorosa ricorrenza i macchinisti hanno fatto sentire i fischi dei loro treni. I macchinisti di "Ancora in Marcia" hanno invitato i macchinisti di tutti i treni in arrivo, in partenza e in transito nella stazione di Viareggio, durante tutta la giornata del 29 giugno, ad emettere lunghi e ripetuti fischi per far sentire l'affetto e la vicinanza di tutti i ferrovieri.
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