Arte, Cultura & Spettacoli

Surrealismo e magia. La modernità incantata

Dopo Venezia (Peggy Guggenheim Collection) la mostra è a Potsdam

Dopo l'allestimento veneziano ''Surrealismo e magia. La modernità incantata'', intrigante viaggio all’insegna di magia, alchimia e occulto attraverso le opere di alcuni dei maggiori interpreti del Surrealismo, a cura di Gražina Subelytė, è volata al Museum Barberini.

Potsdam è la "Versailles tedesca", ricca dei palazzi e parchi che furono usati come residenze dai re di Prussia. L'insieme dei suoi siti culturali (il più grande in Germania) è stato inserito nel 1990 nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Si trova immediatamente a sud-ovest della capitale federale, Berlino, ed è un importante centro nella regione metropolitana Berlino/Brandeburgo.

Il museo Barberini di Potsdam

 

''Surrealismo e magia. La modernità incantata'', è infatti una mostra  nata dalla collaborazione tra la Collezione Peggy Guggenheim e il Museum Barberini. E' la prima mostra internazionale ad affrontare l’interesse dei surrealisti per la magia, l’esoterismo, la mitologia e l’occulto. Surrealista era l’artista che univa nella sua anima quella dell'alchimista, del mago o visionario, e guardava alla magia come a una forma di discorso poetico e filosofico, legato a processi di emancipazione personale.

All’origine dell’esposizione è il superbo patrimonio di opere surrealiste della Collezione Peggy Guggenheim, opere iconiche che riflettono con grande enfasi il dialogo tra gli autori stessi e la tradizione dell’occulto. Molti artisti, le cui opere sono incluse in mostra, vengono esposti da Peggy Guggenheim, che alla fine degli anni trenta del XX secolo è considerata una delle collezioniste più vivaci del Surrealismo. È in quegli anni che la mecenate acquisisce familiarità con il movimento e presto diventa intima amica di Max Ernst e André Breton, che con il suo Manifesto del Surrealismo, pubblicato nell’ottobre del 1924, è considerato il fondatore del movimento letterario e artistico che di lì a poco sarebbe diventato la principale avanguardia dell’epoca.

Con una sessantina di opere provenienti da oltre 40 grandi istituzioni internazionali e collezioni private, l’esposizione offre un’ampia ed esaustiva panoramica del Surrealismo nel suo complesso, e prende in esame gli innumerevoli modi in cui la magia e l’occulto ne hanno caratterizzato lo sviluppo, dalla Pittura metafisica di Giorgio de Chirico all’iconico dipinto di Max Ernst La vestizione della sposa, del 1940, per arrivare all’immaginario occulto delle ultime opere di Leonora Carrington e Remedios Varo.

Max Ernst La vestizione della sposa, 1940

 

Surrealismo e magia. La modernità incantata
Collezione Peggy Guggenheim, 9 aprile–26 settembre 2022
Museum Barberini, Potsdam, 22 ottobre 2022–29 gennaio2023

 

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