Hammamat Ma'in, le terme di Erode
Giordania: in uno dei luoghi più incredibili della terra
(Ma'in, Giordania - Corona Perer) - La forza della natura la senti alzando gli occhi e vedendo sgorgare le sorgenti termali dal cielo. La percepisci con ancora più forza di notte, quando il vento - che si infila nella gola del Wadi Zarqa - come un mostro si agita tutta la notte, ululando e infilandosi nelle imposte, fino a quando al mattino - ormai stanco di lamentarsi - non supera la stretta valle e con un altro salto di 200 metri va a soffiare su quella sottostante, la più profonda depressione della terra a quota -400: la valle del Mar Morto.
In Giordania alle Terme di Hammamat Ma'in, si è a 260 metri sotto il livello del mare. La forza della natura prende forma nella meravigliosa cascata che esce dalle sorgenti nella roccia. Verrebbe da dire che sgorga "più a monte" se non fosse che il livello della sorgente si avvicina a zero metri sul livello del mare. L'acqua esce tra i 40 e i 65 gradi ed è solforosa.
Qui Erode il Grande curava i suoi malanni essendo affetto da psoriasi e dolori reumatici. Scendeva dalla strada che collega le terme con la localita di Muqawir (l'antica Macheronte) dove - sulla rocca che domina la valle del Giordano - possedeva un sontuoso palazzo organizzato come una cittadella autosufficiente molto simile a quella di Masada, posta proprio sulla riva opposta nel territorio che oggi è di Israele.
Erode godeva dalla rocca di una vista magnifica sulla "sua" Giudea, della quale era governatore per nomina di Augusto. Aveva terme private, mura e torri alte 17 metri e cisterne per la raccolta dell'acqua piovana. E' nelle stanze di questo palazzo che al cospetto del suo successore Erode Antipa, si svolse la danza dei sette veli al termine della quale Salomè chiese - per conto della madre Erodiade - la testa del Battista.
Si narra che la testa servita su un vassoio fu poi fatta rotolare dalla rocca. Raccolta dai seguaci del Battista, attorno al VII secolo venne portata a Damasco dove è tuttora conservata.
Delle antiche terme giordane oggi non si vede più nulla, in compenso la meta è ancora frequentata nei fine settimana dagli abitanti di Amman che dista a circa un'ora di strada e dai turisti che hanno scelto la zona del Mar Morto per la loro vacanza.
Alloggiando nell'affascinante atmosfera dell'albergo Evason Hot Springs, un cinque stelle molto raffinato dallo stile fortemente Zen (tanto legno e tinte calde con molto arancione), si prolunga l'esperienza "forte" del deserto. Quello giordano, in questo punto, è roccioso e del tutto simile a quello che sta di fronte sull'altra riva del Mar Morto (il deserto di Giuda disteso tra Israele e Palestina).
L'albergo architettonicamente imponente, rivela al suo interno un'anima essenziale e minimalista. Il silenzio è rotto solo dalla cascata (di giorno) e dal vento impetuoso della notte. Al mattino è possibile gustare una sontuosa colazione con prodotti di qualità e grande varietà. C'è la caraffa col latte di capra appena munto e il miele direttamente dal favo, i succhi in bottiglia sono casalinghi: spremuta di kiwi, succo di ibisco.
Da qui è possibile fare anche un trekking di 8 chilometri che conduce sotto, sulla piana del mar Morto. Il bacino, 3 milioni di anni fa era una baia del Mediterraneo formatasi quando le acque entrarono nella Bassa Galilea, poi il movimento delle zolle e il loro rialzamento portò alla barriera rocciosa che trasformò il mare in un lago.
Dal 1950 ad oggi è sceso di 15 metri perchè l'acqua che evapora è maggiore di quella che entra dall'unico affluente, il fiume Giordano. Lungo 80 km e largo 15, il mare ha acque con una percentuale salina superiore al 30% cioè 4 volte superiore alla salinità del mediterraneo.
La zona è torrida d'estate e nelle stagioni invernali consente bagni terapeutici e talassoterapia preziosa per la salute dell'uomo tanto che alcuni paesi come Austria e Germania hanno inserito tra la proprie prestazioni convenzionate con il servizio sanitario nazionale la cura del Mar Morto. In italia non sono considerate, ma il Trentino ha attivato una convenzione speciale che prevede una partecipazione alle spese.
Questo mare di sale, già citato nella Genesi (1,3) era biblicamente abitato dai gaudenti cioè dagli abitanti di Sodoma e Gomorra. Oggi ci vengono molti sauditi e i giapponesi che adorano il termalismo. I fanghi sono ricchi di solfati, ma i benefici derivano anche dall'aria più densa che facilita chi ha problemi respiratori.
Le acque esalano vapori di cloruro di magnesio, sodio, potassio e zolfo e il mix ha proprietà terapeutiche uniche. C'è anche il bromo con una concentrazione venti volte superiore alla media e questo facilita chi soffre di ipertensione e insonnia. E siccome il vapore si deposita sulla pelle, agendo come scudo protettivo, non ci si scotta. Dunque luogo ideale per una vacanza tutta salute, e specialmente per chi ha problemi di epidermide.
Regalarsi la talassoterapia e la balneoterapia sul Mar Morto non è difficile. Per il turista straniero che arriva con volo di linea (la compagnia di bandiera è la Royal Jordan) c'è solo l'imbarazzo della scelta da un punto di vista alberghiero. Nella moderna capitale ci sono ottimi alberghi e anche in riva al Mar Morto sono presenti le principali catene alberghiere (dal Marriot al Movenpick). Il Crowne Plaza è quello più grande e meglio organizzato: 900 camere, 4 ristoranti interni.
Alla spiaggia realizzata con la sabbia del Sinai, si scende in ascensore. Il bagno si fa in sicurezza: un bagnino assiste i turisti perchè se è vero che in queste acque si galleggia e non si può proprio annegare proprio per l'alta salinità, è anche vero che l'acqua non deve toccare le mucose di bocca e occhi. Bisogna fare attenzione come l'avrà certamente avuta anche Erode, che da questo mare e dalle vicine terme traeva grande sollievo.
Ma da qui si può partire alla scoperta di un paese magico: la Giordania è da vedere e da provare. Qui la natura si è sbizzarrita tra canyon profondi, dove hanno trovato riparo popoli e città, siti archeologici di grande fascino, orizzonti desertici che si alternano a spianate verdi dove la pastorizia è praticata secondo usi e costumi millenari. E poi il Mar Morto che secondo noi è la porta di ingresso per un viaggio alla scoperta della Giordania più affascinante.
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Autore: Corona Perer
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