il letto di Gioacchino Murat
il letto di Gioacchino Murat
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Reggia di Caserta: boom di visitatori

1 milione di ingressi con la riapertura degli appartamenti reali

di Corona Perer - Con la riapertura degli appartamenti reali la Reggia di Caserta ha registrato un boom di visitatori: 1 milione di ingressi nel 2023. Il Complesso vanvitelliano è uno dei tesori d'Italia, certamente tra i maggiori.

Ed ora risplende di nuova bellezza. Sono state riaperte al pubblico dopo due anni di lavoro le sale restaurate dell'ala dell'800, ovvero gli appartamenti reali della Reggia di Caserta. E' stato ultimato anche il restauro degli androni e in particolare di quello che collega il IV e il III cortile e sotto il quale c'è l’ingresso del Teatro di Corte.

La Reggia di Caserta a Ferragosto è aperta. Bisogna entrarci con la consapevolezza che non tutto sarà possibile vedere: i giardini ad esempio sono immensi! Basti osservare il viale che li attraversa:

foto by Opera Laboratori

L'ala ovest del Palazzo reale è tornata fruibile ai visitatori che possono ammirare la Sala del Consiglio, le retrostanze dell’800, la Sala delle culle, l’anticamera e la Cappellina di Pio IX, la Camera da letto e le anticamere di Gioacchino Murat (foto di copertina), la Camera da letto e l’anticamera di Francesco II.

Cuore del restauro proprio gli ambienti intimi dei due regnanti con i monumentali giacigli. Quello di Francesco II è un grande letto “en bateau” di legno mogano a doppia testata con quattro busti raffiguranti Pallade e Marte. Le due spalliere sono ornate da due figure alate e fregi. Il baldacchino è costituito da una pedana e da un padiglione intagliato e dorato, terminante con una corona lignea da cui discende il cortinaggio.

la Camera da letto di Francesco II

 

''La struttura lignea era in discreto stato di conservazione, i tessuti (databili agli inizi del XIX secolo) presentavano, invece, un avanzato stato di degrado con strappi e cambiamenti cromatici. Il drappo esterno (sostituito in occasione di un vecchio intervento), pur mostrando problematiche similari, era invece in uno stato di conservazione migliore proprio perché di recente fattura ma con alterazione della tinta'' hanno spiegato i restauratori che hanno dovuto mettere mano alle parti lignee dove erano stati riscontrati in diversi punti sollevamenti, microfratture, piccole lacune e fori di sfarfallamento dovuti a un’infestazione di insetti xilofagi.

Il letto di Gioacchino Murat, in legno di mogano, presenta ora una ricca decorazione con fregi di legno dorato raffiguranti elmi, lance, spade e teste leonine. Quattro picche sostengono il baldacchino, da cui discende un cortinaggio di raso avorio e blu frangiato. I tessuti che erano in pessimo stato di conservazione sono stati rimessi a nuovo.

Il 2023 è un anno speciale per la Reggia di Caserta per le celebrazioni dei 250 anni dalla morte del grande architetto Luigi Vanvitelli avvenuta il 1° marzo del 1773 a Caserta. Vanvitelli fu colui il quale concepì questa meraviglia architettonica. Assunto al servizio di Carlo di Borbone realizzò a partire dal 1752, la Reggia di Caserta.

La consegna dei restauri precede il progetto commemorativo  “Luigi Vanvitelli, il Maestro e la sua eredità 1773-2023″ che la Reggia di Caserta e il Comune di Caserta, insieme a Università, Regioni, Comuni, associazioni e istituti di cultura hanno predisposto per la ricorrenza a cavallo tra 2023 e 2024.

“L’impegno per restituire a questo luogo la dignità di una Reggia e la grande suggestione di fascino e bellezza immaginata dalla committenza borbonica richiede oggi un grande investimento di risorse economiche e professionali'' ha detto  nei giorni scorsi la direttrice generale della Reggia di Caserta, Tiziana Maffei, presentando le ultime opere.

 

Ganosis Consorzio Stabile ha curato il restauro dello Scalone reale e dell'ala ottocentesca del palazzo; dei letti a baldacchino e dei comodini di Gioacchino Murat e Francesco II.

Si è messo mano a 1.410,52 mq di pavimento in cotto dipinto a finto marmo; su 811,47 mq di porte e portelloni;  4 lampadari in ottone e cristallo con la posa di 239,57 mq di nuovi infissi,189 oggetti di arredo sono stati spostati o manutentati.

La pavimentazione in cotto dipinto a finto marmo delle sale dell’Ottocento ha richiesto un lavoro certosino, di estremo dettaglio e grande applicazione.  Dopo rilevazioni, effettuate mediante fotografie a luce visibile, ultravioletta e infrarossa e prelievo di piccoli campioni analizzati in laboratorio con microscopio ottico e in fluorescenza UV, i professionisti della conservazione - pennelli, spugne e colori alla mano - hanno riprodotto i disegni, le cromature e i particolari delle superfici.

In considerazione del valore della produzione serica leuciana e del legame profondo, storico e ideologico, con la Reggia di Caserta la direzione dell’istituto del MiC ha chiesto la collaborazione della Camera di Commercio di Caserta che ha generosamente donato 100 metri di raso in seta e 100 metri di taffetà forniti dalla rete San Leucio Textile, marchio di tutela della seta di San Leucio. In questo modo il letto ha riacquisito la sua veste regale.

I tessuti utilizzati per il restauro del letto di Gioacchino Murat sono tutelati dal marchio San Leucio Silk che insieme alla Reggia di Caserta è una eccellenza del territorio.

L'intervento nelle sale dell'Ottocento degli Appartamenti reali ha riguardato anche il restauro dei portelloni. Dopo averne rinvenuto la doratura originale, eseguita all’epoca in argento meccato ad oro, si è proceduto al suo ripristino, dove possibile, e alla ricostruzione, nelle parti in cui ormai era andata perduta.

Con la collaborazione di Opera Laboratori sono state recuperate e rimontate due mantovane con zinefra, originali e conservate nei depositi, e si è proseguito con creazione e collocazione di nuove tende a ogni finestra. E’ stato, inoltre, avviato lo studio e il restauro dei cordoni in seta originali, a tenuta delle sovratende. Tale attività sarà seguita da appositi e puntuali approfondimenti.

''I numerosi cantieri che affrontano attività articolate di restauro, adeguamento impiantistico e rifunzionalizzazione degli ambienti evidenziano la complessità gestionale che il nostro museo sta affrontando per assicurare al meglio l’accoglienza dei pubblici e sviluppare la propria missione culturale” aggiunge Tiziana Maffei,

Il restauro è stato anche occasione di ricerca e conoscenza. Il Dipartimento di Matematica e Fisica dell''Università degli Studi della Campania Lugi Vanvitelli, ha studiatonle tecniche di doratura, dal quale è emerso un importante dato storico-artistico: la presenza di opere in piombo dorate con foglia oro a guazzo, tecnica inusuale e riscontrata in numerose decorazioni di Palazzo Reale, oltre a preziose informazioni su interventi precedenti.

Da non perdere il Teatro di Corte alla Reggia di Caserta per tutto l'autunno e l'inverno. La visita  rientra nel costo del biglietto/abbonamento al Museo che è prenotabile tramite telefono (numero: 0823448084. Biglietti disponibili online su TicketOne e in sede presso la biglietteria del Museo)

Le opere di restauro erano iniziate nel 2020, finanziate con il Piano “Cultura e Turismo” 2014/2020 del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione e grazie alrestauro ora è visitabile anche l’ulteriore ampia selezione delle opere della collezione Terrae Motus, con il riallestimento nell’ala dell’800 e nelle retrostanze del ‘700.

Il Teatro di Corte

 

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