Tony Cragg ''Infinite forme bellissime''
Alle Terme di Diocleziano dal 9 novembre 2024 al 4 maggio 2025
IL Museo Nazionale Romano ospita 'Infinite forme bellissime'' alle Terme di Diocleziano fino al 4 maggio 2025. La nuova mostra su Tony Cragg è a cura di Sergio Risaliti, Direttore del Museo del '900 di Firenze e Stéphane Verger, Direttore del Museo Nazionale Romano.
La pratica sculturea di Cragg lo ha sempre portato a concepire nella materia, forme in grado di sfidare le leggi della gravità attraverso materiai in cui tanto la brillantezza come l'opacità potessero mettee in luce le forme degli oggetti. Il vetro è così diventato il principale strumento e mezzo espressivo per Tony Cragg: unisce forza e fragilità allo stesso tempo.
“Il Silicon Dioxide (biossido di silicio) è un materiale meraviglioso. Il suo potenziale è infinito” afferma Cragg, che nel descrivere il suo processo creativo ha spiegato cosa accade. “ È come quando guardi qualcuno in faccia e riesci a decifrare le sue emozioni e i suoi pensieri. Ne cogli le espressioni e ti crei un’opinione su quel qualcuno, a tua volta provi emozioni. Accade anche con il disegno, ed è lo stesso anche con il vetro. È come partire per un viaggio senza meta, non sai davvero dove stai andando e il bello è proprio il non saperlo: è solo così che all'improvviso arrivi in un luogo nuovo, in una nuova situazione. È questo il tipo di processo a cui sono davvero interessato”.
La curiosità di Cragg per i vari effetti del vetro colorato e riflettono, tra avvitamenti e torsioni, è il pimo motore del percorso di ricerca intrapreso dall’artista negli ultimi anni sul concetto di fluidità della materia vetro.
Quelle di Cragg sono opere che riflettono sulla complessità della physis, conciliando la totale comprensione della natura organica della realtà con l’accettazione delle sue caratteristiche meno intelligibili.
L’indagine dell’artista scaturisce da un’esigenza di esplorare la materia e dalla necessità di investigare i rapporti che regolano l’energia dinamica dei materiali e si traduce in lavori che riescono a bilanciare l’equilibrio interiore ed esteriore delle forme.
Non è un caso, quindi, se il vetro diventa uno dei suoi principali elementi di ispirazione. Le immagini di questa pagina si riferiscono alla mostra che fu ospitata dal Museo del Vetro di Murano nell'inverno 2021 (curata da Berengo Studio in collaborazione con i Musei Civici di Venezia).
Si chiamava proprio Silicon Dioxide, perché è proprio quel diossido di silicio da cui nasce il vetro che contiene in sé non solo una necessaria struttura chimico-organica, ma anche la scintilla creativa della materia pronta ad esprimersi come nuova forma, nuova opera d’arte.
E in una sorprendente evoluzione rispetto ai grandi assemblaggi degli anni ‘90, le sculture in vetro soffiato hanno permesso a Cragg di accedere a una nuova dimensione della materia.
Fragile, leggera, divertente.
(c.perer)
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