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Isola del Giglio, una perla nel blu

L'isola dai tre fari ad un'ora di navigazione da Piombino

L’isola conta ben tre fari e tutti e tre risalgono alla seconda metà dell’Ottocento quando illuminavano l’isola a 360°, ma solo due di essi sono ancora funzionanti: Fenaio e Capel Rosso. Il primo ad essere costruito fu Faro delle Vaccarecce, oggi dismesso e meta dei turisti che lo raggiungono dopo aver attraversato una pineta magari con sosta pic-nic.

Dimenticata la pagina che l'aveva portata al clamore delle cronache mondiali, l'isola del Giglio posta a sole 11 miglia dal Promontorio dell'Argentario, è tornata ad essere una perla in pieno Mar Tirreno. E' piccola (l'estensione non supera i 21 kmq.), ma il clima mite tutto l'anno la rende meta per vacanze anche fuori stagione.

La si raggiunge facilmente in traghetto dopo un'ora di navigazione da Porto santo Stefano. Come fare? Imbarcandovi su una delle tante compagnie di Traghetti o navi per l'Isola del Giglio. Online vi sono numerosi siti che si occupano dei collegamenti marittimi verso le isole del Mediterraneo. Solitamente i sistemi di prenotazione sono estremamente semplici e rapidi consentendo di prenotare un traghetto per l'isola del Giglio al miglior prezzo. Le biglietterie on line autorizzate sono in collegamento diretto in tempo reale con le compagnie di navigazione, i loro sistemi riescono a mostrare solo le corse disponibili e al miglior prezzo, intero, in offerta e low cost. Una persona sola e senz'auto ci arriva con una quota attorno ai 15 euro, per dare una misura. 

Quando si  arriva a Giglio Porto, con il suo caratteristico porticciolo e le casette colorate e strette tra loro, tra vicoli e viottoli e l’antica Torre del Saraceno (1596), si è già nella magia di un'isola che vanta un patrimonio ambientale di pregio.

Da vedere Giglio Castello borgo medievale, fasciato da imponenti mura dell'undicesimo secolo con camminamenti tra feritoie e torrioni, scale e terrazze, è sorto a difesa dei pirati e delle loro frequenti incursioni. Per difendersi i gigliesi hanno usato massi di granito di cui l'isola è geologicamente costituita.
In cima si stagliano l’imponente Rocca Pisana del XII sec. Che serviva da avvistamento e la Chiesa di S. Pietro Apostolo con facciata tardo-barocca ma edificata sul finire del '400. Al suo interno reperti antichi (due originali acquasantiere su basamenti datati tra il I-II sec d. C.), mentre l’altare maggiore in marmo policromo è posteriore di 1000 anni e databile all' XI secolo. Qui si conservano reliquie importanti: il velo che sarebbe appartenuto alla Madonna, e che faceva parte dei tesori di Papa Urbano VIII e le reliquie di San Giuseppe e di Urbano I. La più venerata dai gigliesi è la reliquia d’argento di San Massimiliano.

A testimoniare le paure che si vivevano nel borgo il fatto che proprio in chiesa, a fianco della Cappella, siano conservate le armi saracene, con impugnatura in argento e intarsi d’oro, che testimoniano ancora la fuga precipitosa dei saraceni (tunisini), dopo l’ultimo assalto del 1799. Che Giglio fosse amata da personaggi importanti lo dimostrano anche le opere di cui fu dotata come la cisterna sotto il piazzale (nella quale emerge il pozzo colonnato) progettata ai primi dell’Ottocento e donata da Ferdinando III Lorena ai Gigliesi per garantire loro un’adeguata riserva d’acqua in caso di assedio, dopo quello terribile ed eroico del 1799.

Quando visitare l'isola del Giglio? E' bella tutto l'anno, ma in agosto ci sono due feste ricche di riti, festa e devozione: il 10 agosto è la festa di San Lorenzo, patrono dell’isola. I festeggiamenti durano alcuni giorni tra processioni religiose ed eventi che coinvolgono l’intera popolazione dell’isola, tra queste il Palio marino. Durante il palio, l’isola si divide in contrade che gareggiano nell’abilità del remare: chi resta a riva fa il tifo per la propria squadra. Tra loro ogni anno molti turisti e curiosi.  Il 16 agosto si celebra invece San Rocco, altra festa con processione, musiche e fuochi d'artificio. A settembre con la tradizionale festa dell’uva, si aprono le cantine per gustare vini ed eccellenze enogastronomiche.

Quanto alle spiagge e al mare smeraldino, questo è il must del Giglio. Cannelle, Caldane ed Arenella sono le spiagge più frequentate ma vi sono angoli molto più riservati ed esclusivi da raggiungere a piedi dopo una bella e tonificante passeggiata.

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